A Sant’Agnello all’Oasi in città il Potere magico degli Alberi con Awen di Monica Zunica

A Sant’Agnello all’Oasi in città il Potere magico degli Alberi con Awen di Monica Zunica , un evento a metà tra presentazione di un libro e celebrazione della Natura questa sera cinque agosto alle 20,30. Infatti, in occasione dell’arrivo in città della carismatica Monica Zunica, col suo nuovo libro “Awen – Lo scontro”, secondo episodio della trilogia fantasy che ha creato, con la moderazione del dottor Carlo Alfaro e l’intervento del Presidente del WWF Terre del Tirreno, Claudio D’Esposito, si parlerà del Potere Magico degli Alberi. La scrittrice rivelerà al pubblico un ancestrale rituale propiziatorio di benessere e felicità legato agli alberi e donerà ai presenti un talismano portafortuna in legno di quercia intagliato a mano secondo un’antichissima pratica. L’evento è a cura di Le Muse Entertainment. Monica Zunica con la sua letteratura vuole portare i lettori a compiere un viaggio nella storia e nella fantasia alla volta dell’affascinante mondo celtico, di cui è un’importante studiosa. Il popolo dei Celti viveva nell’Europa del Centro-Nord prima ancora dell’Impero Romano; i Romani li chiamavano i Galli. I Celti scesero in Italia tra il V e il III secolo a.C., fondando città come Milano e Venezia. La loro cultura non veniva tramandata in forma scritta, ma solo oralmente dai sacerdoti: i leggendari Druidi. Una caratteristica della cultura celtica era il rispetto e l’amore per la Natura. Gli alberi, e in generale le foreste, erano venerati come divinità, mentre i boschi erano considerati siti spirituali. Ad ogni tipo di albero e pianta si attribuivano specifiche caratteristiche e poteri. Ispirandosi a questo nobile popolo, Monica immagina che tuttora esista sulla Terra un mondo incontaminato, sorvegliato dai Guardiani della Natura, dove regnano il rispetto e la fusione con la Natura: le Terre dell’Awen. “Awen” è un’antica parola gallese che vuol dire “soffio”. Veniva usata per indicare l’ispirazione poetica che donava agli antichi cantastorie, i Bardi, una sapienza profetica, grazie al potere della creatività. Awen più in generale, nella tradizione celtica, rappresenta il potere primordiale dell’esistenza e il flusso vitale della creatività in ogni suo aspetto, ed è rappresentato da un albero. Dall’emanazione dell’Awen sarebbero nate le prime creature viventi: gli Alberi primordiali. Gli Alberi primordiali hanno poi dato vita ai Galham che a loro volta, gestendo l’energia dell’Awen, hanno generato, grazie all’immaginazione poetica, tutte le creature che popolano il mondo, compresi gli uomini. Il simbolo dell’Awen /│\ rappresenta l’inizio della vita. I tre segni corrispondono a lettere primordiali dalle quali derivano tutti gli alfabeti e che esprimono: Amore, Conoscenza e Verità. La fantasia dell’autrice è tale che, come ha detto Maurizio De Giovanni, scrive “qualcosa di profondamente diverso da tutto quello che avete letto nella vostra vita”, qualcosa che lui definisce “articolato, visionario e vertiginoso” tanto da “lasciarci a bocca aperta”. Monica individua le Terre dell’Awen nel bosco della riserva naturale di Monte di Mezzo, nel cuore verde del Molise. Gli abitanti delle Terre dell’Awen chiamano il mondo reale “Terra Violata”, ad indicare la violenza con la quale l’uomo ha maltrattato la Madre Terra. Il potere di “Awen” si batte per proteggere la Natura e restituire all’umanità una visione poetica del mondo; la sola che può garantirle la sopravvivenza. Le Terre dell’Awen, nell’idea dell’autrice, non sono semplicemente un luogo immaginario ma rappresentano un progetto culturale fortemente ambientalista che punta a rendere sempre più “Awen” il nostro mondo. Entrare nelle Terre dell’Awen significa proteggere la Natura e a rendere il nostro sguardo verso la realtà non più utilitaristico ma poetico, basato su amore, rispetto, empatia.
Carlo Alfaro

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