Allarme vitamina D: chi è a rischio e perché

21 agosto 2024 | 09:15
Allarme vitamina D: chi è a rischio e perché

Un campanello d’allarme per milioni di italiani. Secondo un recente studio internazionale, molte persone, soprattutto anziani, chi soffre di sovrappeso o osteoporosi, e chi assume determinati farmaci, rischiano di avere bassi livelli di vitamina D.

Perché è così importante?

La vitamina D, spesso definita “la vitamina del sole”, svolge un ruolo fondamentale per la salute delle ossa, ma non solo. È legata anche al sistema immunitario, al cuore e al cervello. Una carenza prolungata può portare a una serie di problemi, dall’osteoporosi alle malattie autoimmuni.

Chi deve fare il test?

“Non tutti hanno bisogno di integrare la vitamina D”, spiega Andrea Giustina, endocrinologo di fama internazionale. “Ma chi rientra nelle categorie a rischio dovrebbe sottoporsi a un semplice esame del sangue per verificare i propri livelli”.

Come si cura la carenza?

“Se la carenza è confermata, il medico può prescrivere degli integratori specifici”, continua Giustina. “La forma più comune è il colecalciferolo, che il nostro corpo produce naturalmente quando ci esponiamo al sole”.

Un problema diffuso che richiede attenzione

Lo studio, condotto da un team di esperti internazionali, ha messo in luce l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento adeguato della carenza di vitamina D. “È un problema molto più diffuso di quanto si pensi”, sottolinea Giustina. “Eppure, spesso viene sottovalutato”.

Cosa fare?

Se hai dubbi o rientri in una delle categorie a rischio, non esitare a parlarne con il tuo medico di base. Un semplice esame del sangue può darti le risposte che cerchi e aiutarti a prevenire possibili problemi di salute.