Antenne 5G a Piano di Sorrento, la minoranza: “Necessario uno studio dell’incidenza dell’inquinamento elettromagnetico”
Piano di Sorrento. Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato approvato un nuovo regolamento con un piano per l’installazione di antenne di telefonia mobile anche nel centro cittadino.
Contrari alla decisione i Consiglieri di minoranza che hanno espresso il proprio dissenso a sostegno del voto negativo.
L’assessore Anna Iaccarino ha sottolineato l’entrata in vigore del Decreto Coesione a sostegno della scelta di installare i ripetitori e sul punto il consigliere Mario Russo ha posto l’attenzione sui procedimenti amministrativi evidenziano, in primis, che il Decreto Coesione è dello scors 4 luglio ma della telefonia a Piano di Sorrento si parla da circa tre anni. Nel novembre 2021 vi fu la prima interrogazione posta dal gruppo consiliare “Piano nel Cuore” ma solo a fine 2023 si è arrivati ad una definizione più contingentata con delle prime commissioni. Ed ha sottolineato l’assenza di trasparenza e di informazioni: «Facemmo una prima Commissione con uno studio su tutto il territorio comunale, da Cermenna a Marina di Cassano. La Commissione fu rimandata. Nella seconda Commissione si va ad una discussione. Alla domanda di chi operasse dei controlli venne risposto che la stessa ditta che faceva il regolamento comunale sarebbe stata incaricata del controllo con un potenziale conflitto di interessi. Un regolamento che arrivava in Commissione senza alcun parere tecnico mentre in una Commissione precedente si era detto che tutti gli argomenti dovevano avere una relazione di compatibilità e di regolarità tecnica. Durante questa discussione la maggioranza fa mancare il numero legale e, quindi, l’argomento viene ulteriormente rimandato nel silenzio generale. Si arriva al Consiglio Comunale dello scorso febbraio per il quale si fa un’altra Commissione in cui mancano i dati di riferimento delle emissioni elettromagnetiche e manca qualsiasi documentazione tecnica. In un comunicato su Facebook l’Amministrazione rende noto il ritiro dell’argomento con la promessa di un Consiglio Comunale ad hoc mai avvenuto.
Nel frattempo si costituisce un Comitato, formato inizialmente dagli impiegati comunali che erano stati messi a conoscenza di quanto si stava concretizzando. Si dice che ci saranno degli incontri e delle spiegazioni. Sono venuto personalmente qualche mattina al Comune in presenza di un dipendente, ho fatto chiamare alcuni assessori e consiglieri per essere delucidato a riguardo. Il geometra dell’Ufficio Tecnico risponde: “Non ne sappiamo nulla, non è un argomento che abbiamo trattato”.
Sono passati altri quattro Consigli Comunali senza che l’argomento fosse posto in discussione. Sono state raccolte oltre 1.700 firme di persone la cui preoccupazione è relativa alla sicurezza e volevano avere una spiegazione che non c’è mai stata.
So benissimo che la programmazione della rete telefonica viene fatta in base a quelle che sono le necessità di raggiungere capillarmente tutti i territori. Ma il Comune di Piano ha raggruppato – secondo me immotivatamente – tutte le stazioni base nella zona centrale. Tre sono previste in Piazza Cota ed una nella zona del Cimitero in una distanza di 150 metri in linea d’aria. In realtà di base c’è già un funzionamento della telefonia.
Sulla pericolosità per la salute ci sono teorie che affermano che non ci sia nessun rischio ma ci sono anche teorie che affermano il contrario. Nessuno è contro il progresso ma perché non ridistribuire sul territorio, anche sfruttando zone che non siano di proprietà comunale, al fine di alleggerire il carico “urbanistico-elettromagnetico”. A nessuno fa piacere avere vicino casa, o sopra la testa, una stazione radio.
Non sono prevista stazioni nella zona bassa di Piano dove esiste il vero problema. E’ mai possibile che da Piazza Cota alla Marina di Cassano non ci sia la possibilità di installare un ripetitore in modo da eliminare alcune postazioni dalla zona centrale?».
Interviene poi il consigliere Vincenzo Iaccarino, ex sindaco di Piano, il quale ritiene sia fondamentale fare una valutazione dell’incidenza dell’inquinamento elettromagnetico nelle zone di installazione antecedente all’installazione stessa, il tutto al fine di rassicurazione la popolazione giustamente preoccupata.
E controbbatte ad un’affermazione dell’assessore Anna Iaccarino che aveva precisato non fosse possibile installare un’antenna nel campo sportivo di Via delle Rose (con lo scopo di dislocare quelle previste in Piazza Cota) per la presenza all’interno del Campo di un parco giochi, considerato sito sensibile. Il consigliere Vincenzo Iaccarino evidenzia la presenza di un parco giochi a pochissimi metri da Piazza Cota, oltre ad una chiesa ed un centro anziani alle spalle del palazzo comunale.
Sul punto l’assessore Iaccarino precisa che le disposizioni vietano l’installazione all’interno dei siti sensibili e non nelle vicinanze.
In effetti sembra un controsenso pensare che un’antenna possa essere installata tranquillamente al di fuori della recinzione di un parco giochi. Pochi metri cambiano qualcosa sull’incidenza delle emissioni?
Tra l’altro un parco giochi nel campo sportivo di Via delle Rose formato da solo due giostrine che potrebbero benissimo essere dislocate in un’area vicina, come ad esempio Villa Fondi. Questo renderebbe possibile dislocare una delle antenne previste in Piazza Cota diminuendo il carico elettromagnetico.
Per ora il piano è stato approvato ma occorrerà del tempo prima che le stazioni vengano materialmente installate e non si escludono reazioni da parte della popolazione. Aspettiamo l’evolversi della situazione e, come sempre, vi terremo aggiornati.