Capri, faraglioni nel caos: diportisti sfidano le regole e la Guardia Costiera

Capri, faraglioni nel caos: diportisti sfidano le regole e la Guardia Costiera
Un’altra giornata di caos si è svolta nei pressi dei Faraglioni di Capri, dove imbarcazioni di ogni tipo sfrecciano, eseguendo inchini e passando sotto l’arco del famoso scoglio. Nonostante il divieto di navigare a meno di 100 metri a levante, i diportisti, come riporta Antonino Pane de “Il Mattino”, sembrano ignorare le regole, attratti dal brivido di avvicinarsi ai Faraglioni. La situazione si calma solo quando compaiono mezzi della Guardia Costiera, che inducono i navigatori a modificare le loro rotte.
Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha recentemente intensificato le attività di controllo nel Golfo di Napoli, in risposta all’afflusso massiccio di turisti e ai comportamenti illeciti che caratterizzano la navigazione in quest’area. In particolare, sono state condannate le pratiche di inchini effettuate dai comandanti delle barche in cambio di mance, una consuetudine che persiste nel settore dei charter.
In un tentativo di migliorare la situazione, l’Ente di Punta Campanella ha annunciato l’installazione di un nuovo campo boe, permettendo un ormeggio ecosostenibile. Le prime sette boe, situate vicino alla costa, sono destinate a preservare i fondali marini e a garantire un accesso controllato a un’area di grande bellezza, scelta anche da Paolo Sorrentino per il suo film “È stata la mano di Dio”.
Infine, mentre Anacapri si muove verso l’istituzione di un’Area Marina Protetta, Capri sembra rimanere indietro, con il sindaco Paolo Falco che ha mostrato solo un interesse limitato per la questione, nonostante le recenti polemiche legate a comportamenti inappropriati di alcuni membri del consiglio comunale.