Casamicciola Terme. Vasca di Colmata a mare, quo vadis?

Sono settimane che sotto alla imponente mole del Pio Monte della Misericordia a Casamicciola Terme un acquitrino putrido prolifera. Siamo nell’isola d’Ischia, al centro di una delle litoranee più trafficate. I liquami invadono una vasca artificiale, completamente, riempita dal mare che la invade, ben condito da una buona dose di prodotti fognari che vengono da monte , le papere fanno da scenario ed una pompa ad immersione lavora invano per prosciugare lo stagno color verde cachi. Indolente una ruspa fa la spola, senza quasi sosta, sui resti del bagnasciuga, sposta scogli e poi carica il Motopontone Stella che li raccoglie per portarli verso la rifioritura della scogliera di Suor Angela. Intanto gli operai coprono con un telone l’alveo per evitare la puzza , che ammorba passanti e diportisti del vicino porticciolo turistico. Siamo nell’isola d’Ischia e queste sono opere finanziate dallo Stato d’Emergenza frana nel post colata di fango e alluvione 2022  complessivamente per 5.966.091,93 di euro. Il progetto, la Vasca e la scogliera dovrebbero essere opere di sicurezza a tutela dell’ambiente e del territorio. Visto lo scenario e visto l’esito di questi interventi, ci chiediamo se lo siano davvero e se qualcuno sta controllando cosa accade, oltre la burocrazia. I lavori di questa vasca in che direzione stanno andando? La vicenda lo ricordiamo è finita al centro di uno scontro istituzionale sulle competenze nel merito del tratto. Regione Campania e Città Metropolitana ne hanno rivendicato la proprietà e la competenza di gestione chiedendo lo stop ai lavori e soprattutto, che l’opera venisse corredata di tutti i pareri di impatto ambientale: VIA-VAS-VINCA. La richiesta in punta di norma ed in merito a quanto previsto da tutte le autorità interessate all’emergenza di Ischia e non solo con la famigerata Conferenza dei servizi voluta dal Commissario Giovanni Legnini. Obiettivo della VIA è quello di analizzare i singoli impatti, comparto per comparto (geologico, paesaggistico, floro-faunistico, ecc.) e successivamente “pesare” tali impatti in un contesto più generale, legato alla tipologia di ambiente in cui l’opera si inserisce, al contesto socioeconomico, alle ricadute positive (se presenti) in materia di sicurezza, di produzione, di fonte di occupazione dell’opera stessa, una volta realizzata. Solo se tale analisi risulta favorevole la procedura di VIA si concluderà con esito favorevole, in caso contrario il progetto verrà rigettato e non sarà quindi considerato realizzabile.Questi atti tesi ad ottenere con il nulla osta regionale dovevano arrivare entro il 22 luglio, pena il decadimento delle procedure. Il termine era stato reso dopo una serie di tentativo falliti nel redigere tali valutazioni da parte del comune di casamicciola terme che sta attuando l’opera finanziata dallo stato. L’8 maggio scorso, la Giunta Regionale della Campania – Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali, la Responsabile, Avv. Simona Brancaccio, trasmetteva richiesta integrazioni finalizzate al rilascio di parere di Verifica assoggettabilità alla VIA integrata con la VincA per il progetto in questione, senza il quale non era possibile proseguire i lavori; dopo diversi incontri, sia in presenza che da remoto, finalizzati a redigere soluzioni progettuali condivise; è stato prodotto un progetto modificato “in diminutio”, in modo da rendere non necessarie alcune integrazioni richieste. I tecnici nominati dal comune si dimettono in succesisone e prima il 26 giugno, la Brancaccio ha concesso la proroga dei termini per la presentazione delle integrazioni e ha evidenziato che “qualora entro il termine stabilito della sospensione concessa ovvero entro il giorno 22/07/2024, il proponente non depositi la documentazione integrativa, l’istanza si intenderà respinta e ne sarà data comunicazione a codesto proponente e a tutti gli enti e le amministrazioni interessate, fermo restando che l’archiviazione avrà effetto dalla decorrenza del termine stabilito per la trasmissione delle integrazioni e sarà irrevocabile”. Visto il marroncino acquitrinio casamicciolese, ci viene da chiedere alle istituzioni preposte se queste valutazioni siano arrivate. Qualcuno giura che ci siano, ma di non averle viste. Atteso lo stato dell’arte del cantiere forse un ulteriore controllo sull’impatto ambientale delle opere in corso pare più che opportuno. Senza dimenticare che queste opere incidono anche sul territorio e le persone, una maldestra antropizzazione , specie pubblica e non sol privata, potrebbe avere gli stessi effetti del 26 novembre 2022: 12 morti accertati e tutte le tragedie conseguenti. Per avviare celermente i lavori c’è stata persino l’ ordinanza n, 14, contingibile e urgente, del sindaco cheordian l’avvio avendo rilevato sussistenti “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. Non facciamo che le morti e le sciagure restino solo terreno fertile per gli appalti ed il potere, una volta tanto, magari, non voltiamoci dall’altra parte pensando che a noi non capiterà.  Siamo tutti Anna De Felice, Mariateresa Arcamone, Salvatore Impagliazzo, Eleonora Sirabella, Valentina Castagna, Gianluca, Francesco, Maria Teresa e Michele Monti, Giovanna Mazzella,Maurizio e GiovanGiuseppe Scotto Di Minico, Nikolinka Gancheva Blangova.

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