Chi è Paola Egonu la migliore pallavolista al mondo oro alle Olimpiadi?
Chi è Paola Egonu la migliore pallavolista al mondo oro alle Olimpiadi?
Figlia di due nigeriani trasferitisi a Cittadella, Paola Ogechi Egonu è la migliore pallavolista italiana in circolazione nonché una delle più forti al mondo.
Classe 1998, alle prestazioni di Egonu sono legate buona parte delle ambizioni olimpiche della nazionale italiana femminile di pallavolo. La schiacciatrice e opposto muove i primi passi nella squadra locale della sua città, prima di essere ingaggiata dalla squadra federale, quel serbatoio di giovani talenti che è il Club Italia. Nella stagione 2017-2018 entra nella rosa dell’AGIL Novara, probabilmente impressionata da quei 46 punti personali che Egonu totalizza in una sfida contro il San Casciano durante l’anno precedente; record in A1.
L‘esplosione è clamorosa. Nel primo anno a Novara si aggiudicherà Coppa e Supercoppa italiana oltre al titolo di miglior giocatrice (MVP); l’anno successivo andrà ancora meglio tanto che la squadra vincerà la Champions League e per Egonu arriverà un altro titolo di miglior giocatrice. A questo punto l’Imoco di Conegliano, corazzata costruita per tritare tutto che può vantare nella sua rosa alcune tra le migliori giocatrici al mondo, le mette gli occhi addosso, ingaggiandola per la stagione 2019-2020.
Paola Egonu vincerà con loro due Supercoppe italiane, il mondiale per club 2019, due Coppe Italia, lo scudetto 2020-2021 e la stessa edizione della Champions League. In tutti questi tornei sarà premiata come MVP. Durante la gara 1 dei playoff scudetto 2020-2021 batterà il suo record personale di miglior realizzatrice in singola gara, mettendo a segno 47 punti proprio contro la sua ex squadra, Novara.
Quando hai questo palmares, hai fatto abbastanza per meritare il prestigio di portare la bandiera alle Olimpiadi.
L’icona Paola Egonu
C’è però molto di più da scrivere su Paola Egonu. La pallavolista non è solo un’atleta pazzesca, bensì è anche un’icona fuori dal campo. La ragazza ha infatti prestato il volto a numerose battaglie.
Innanzitutto quella contro il razzismo; giocatrice di colore – in nazionale non è l’unica, c’è infatti anche Myriam Sylla, nominata capitana di recente – ha preso parte a numerose campagne federali contro il razzismo, veleno dello sport. Il CONI tiene molto alla tematica, forse si deve anche a questo la scelta di nominare una sportiva così giovane come portabandiera.
In secondo luogo, Egonu ammise pubblicamente, al Corriere della Sera, di aver amato una sua collega e non essersi mai pentita. Lo disse senza alcuna remora, sottolineando come non le piacesse definirsi lesbica, poiché non escludeva di potersi innamorare di un uomo, in futuro. Le sue relazioni sono fatti suoi, sostenne nell’occasione. Quando però sei un personaggio pubblico, a maggior ragione se sei una campionessa di tale caratura, resta difficile poter avere un po’ di privacy.
Tricolore, nera e arcobaleno, dunque, Paola Egonu appare davvero come il volto giusto per rappresentare la sua nazionale e l’intera squadra olimpica. Giovane, forte e sbarazzina, in un anno che sta dando grosse soddisfazioni all’azzurro nazionale, non sarebbe male vedere il bel sorriso di Paola Egonu portare al collo una scintillante medaglia, meglio se dorata.