Il mondo della musica è in lutto: addio a Massimo Cotto, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico

2 agosto 2024 | 10:53
Il mondo della musica è in lutto: addio a Massimo Cotto, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico

Il mondo della musica piange la perdita di Massimo Cotto, noto giornalista, scrittore e conduttore radiofonico, deceduto a 62 anni a causa di una breve malattia. La triste notizia è stata confermata dalla moglie, Chiara Buratti, attraverso un commovente post su Instagram: “Continua a soffiare nel vento. Nessuno ti dimenticherà mai. Te lo prometto”. L’emittente Virgin Radio, dove Cotto ha lavorato per anni, ha anche annunciato la sua scomparsa, dopo aver inizialmente smentito le voci sul suo stato di salute. Cotto era stato colpito da un malore il 9 luglio nella sua casa di Asti e, dopo un ricovero in Rianimazione, le sue condizioni sono peggiorate fino al triste epilogo avvenuto nella notte.

La carriera di Massimo Cotto

Nato ad Asti nel 1962, Cotto ha avviato la sua carriera come giornalista musicale negli anni ’80, diventando rapidamente un punto di riferimento per gli appassionati di rock. La sua voce calda e il suo stile narrativo lo hanno portato a collaborare con diverse riviste, tra cui “Rockstar” e “Mucchio Selvaggio”, e a condurre programmi di successo su emittenti nazionali come Radio Rai, dove ha presentato “Stereonotte”.Dal 2012, Cotto era la voce di Virgin Radio, conducendo programmi come “Rock Bazar” e “Rock and Talk”. La sua passione per la musica si è tradotta anche in una prolifica carriera di scrittore, con numerosi libri dedicati a rockstar e riflessioni sulla cultura musicale.Cotto ha ricoperto anche ruoli di prestigio, come direttore artistico del Premio Tenco e membro della giuria di Sanremo Giovani, contribuendo a scoprire nuovi talenti. Inoltre, ha servito brevemente come assessore alla Cultura nella sua città natale, Asti, e ha collaborato alla rassegna “Asti Musica”. Insieme alla moglie, l’attrice e cantante Chiara Buratti, ha unito la sua passione per la scrittura e il teatro, creando diverse produzioni, tra cui lo spettacolo “Alyce Tudor – Io sono Alice”, scritto appositamente per lei.