LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“OTTANTACINQUEMILA!”
85.000 è questo il numero dei cani abbandonati, in questo periodo del Ferragosto, delle vacanze, così la statistica che in genere si fa di questi tempi. Si va in vacanza, le agognate ferie ed i proprietari di cani, non avendo a chi affidarlo o non volendolo affidare ad altri, abbandonano il proprio fedele compagno, l’amico a 4 zampe, senza pensarci due volte.
Il malcapitato, se sopravvive va a raggiungere la fila di quegli altri che vagano sul territorio, i randagi. Il randagismo è un altro dei fallimenti della nostra civiltà e non si risolverà mai, come tante altre vicende nostrane. E questo anche perché molti Comuni non hanno inteso realizzare i rifugi, previsti dalla legge regionale ed in parte supportati dalla stessa, per la custodia ed assistenza degli amici a 4 zampe. Comuni che preferiscono costose convenzioni con privati ed inviare i malcapitati presso strutture fuori zona, veri e propri “lagher”, anticamera della morte.
Detto questo, con quale coraggio si può abbandonare un essere le cui virtù sono testimoniate dalle migliori personalità: uomini della cultura, dello spettacolo, politici, statisti, sovrani e via dicendo.
La verità è che l’uomo non merita il cane, specialmente chi lo considera come un giocattolo, un passatempo per il proprio bambino o chi si allontana per quasi un’intera giornata per lavoro o diporto e lo lascia chiuso in casa, magari in uno spazio ridotto ed anche senz’acqua , in un momento di gran caldo come adesso. I guaiti, lamenti, provenienti dalle abitazioni, sottolineano l’inciviltà dei loro “padroni”.
Ma c’è chi subito obietta: ma come, in un momento come questo, con Putin, Israele, queste guerre, i morti, i disastri ambientali, la fame nel Mondo…e noi ci mettiamo a pensare ai cani? Che volete, in un Paese come il nostro che ha santificato Berlusconi, inviato un Vannacci al Parlamento Europeo, che ascolta un Salvini, abolisce il reato di abuso di ufficio, limita il ricorso alle intercettazioni, a chi volete interessi il destino di un cane?
(avv. Augusto Maresca)