Olimpiadi, la pugile Angela Carini abbandona il match contro l’algerina Imane Khelif. Le sue lacrime commuovono il mondo

La pugile italiana Angela Carini ha sfidato questa mattina l’algerina iperandrogina Imane Khelif ma, dopo 46 secondi, decide di abbandonare il match degli ottavi di finale dei welter (66 kg). Dopo la validazione della sua scelta da parte dei giudici la Carini si inginocchia sul ring e si lascia andare ad un pianto che ha commosso il mondo. Scendendo dal quadrato di gara ha ripetuto più volte, scuotendo la testa: «Non è giusto».
Ai microfoni dei giornalisti Angela Carini ha precisato: «Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta. Mi faceva troppo male il naso, non potevo andare avanti e mi sono detta che dovevo fermarmi. Poteva essere il match della mia vita, ma ho dovuto pensare a salvaguardare la mia incolumità. Sentivo di doverlo fare, anche se non ho mai avuto paura di salire su un ring. Esco a testa alta».
Un match che ha scatenato molte polemiche e del quale si continuerà a parlare ancora a lungo.
Resta l’amarezza di un’atleta che, dopo anni di duro allenamento, non ha avuto la possibilità di gareggiare con un’avversaria alla sua pari ed è stata costretta ad abbandonare il sogno delle Olimpiadi.

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