PIANO DI SORRENTO: stasera in Piazza Cota parte la raccolta firme per il Referendum contro l’Autonomia Differenziata.

Piano di Sorrento, 3 agosto, dalle ore 18:00 alle 23:00 in Piazza Cota
Sant’Agnello, 4 agosto dalle ore 18:00 alle 23:00 in Piazza Matteotti

L’ultima volta che ho organizzato un banchetto per la raccolta firme è stato 11 anni fa, il 29 settembre 2013: era la festa di San Michele e con quelle firme (quasi 7000) salvammo dalla privatizzazione Villa Fondi.
Oggi ritorno nello stesso punto, angolo Piazza Cota-Corso Italia, con un nuovo banchetto per raccogliere ancora firme contro una legge vergognosa, voluta dalla Lega, e che si intitola, pensate un po’, “REGIONALISMO ASIMMETRICO”. Sì, avete capito bene: ASIMMETRICO.

L’Italia è UNA, UGUALE e INDIVISIBILE! e domani dalle 18:00 alle 23:00 vi aspettiamo per affermarlo tutti insieme.
“Prendete posizione, non giratevi dall’altra parte: il silenzio è omertà”.
Nicola Gratteri, Sant’Agata sui due Golfi, 15 luglio 2024

L’Italia deve essere unita, libera e giusta. Firma contro l’Autonomia differenziata”, questo lo slogan della campagna.

E questo è il quesito referendario contro la cosiddetta legge Calderoli che vuole spaccare l’Italia su temi cruciali come ambiente, istruzione e, ancora di più di quanto non sia già stato fatto, sulla sanità:

Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?

La raccolta delle firme, promossa da un comitato composto da sindacati, partiti, e associazioni della società civile, è iniziata il 20 luglio in tutta Italia e proseguirà fino alla fine di settembre. Per tutto questo periodo ci saranno banchetti in tutto il Paese.
La Legge Calderoli va abrogata perché aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne.
► DIVIDE IL PAESE
L’autonomia differenziata spacca l’Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all’irrilevanza politica ed economica, anche a livello europeo. Problema non solo del Mezzogiorno, ma anche del centro-nord.
► IMPOVERISCE IL LAVORO
Mette in discussione il contratto collettivo nazionale, che rappresenta un pilastro dell’unità e della coesione del Paese, per rispolverare le gabbie salariali che determinerebbero un ulteriore impoverimento dei salari.
► COLPISCE LA SICUREZZA
Regionalizza e frammenta la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, alimentando una competizione territoriale al ribasso sulla pelle di lavoratrici e lavoratori.
► SMANTELLA L’ISTRUZIONE PUBBLICA
Regionalizzando la scuola, infligge un colpo mortale alla stessa identità culturale dell’Italia.
► PRIVATIZZA LA SALUTE
Compromette definitivamente il Servizio Sanitario Nazionale: il diritto alla salute sarà riservato a chi potrà permetterselo, e le Regioni saranno ancor più libere di accelerare il processo di privatizzazione in atto.
► DEMOLISCE IL WELFARE UNIVERSALISTICO
Lasciando il “residuo fiscale” alle Regioni più ricche, priva il welfare pubblico e universalistico di risorse fondamentali.
► FRENA LO SVILUPPO
Sottrae totalmente allo Stato la competenza su materie strategiche: politiche energetiche; reti e infrastrutture; telecomunicazioni; porti e aeroporti; trasporti; ricerca scientifica; ambiente; cultura; rapporti con l’Ue; commercio con l’estero; protezione civile; previdenza complementare e integrativa; etc., pregiudicando le prospettive dell’intero sistema economico nazionale.
► FRAMMENTA LE POLITICHE AMBIENTALI
Rendendo impossibile un efficace contrasto al cambiamento climatico e la conversione ecologica del nostro sistema produttivo.

Per tutti questi motivi, il Movimento 5 Stelle, insieme ad altre forze politiche, associazioni e sindacati, ha deciso di lanciare una campagna per raccogliere le firme a favore del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata.

#lItaliaNonSiSpacca.

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