Stop all’apertura anticipata della caccia in Campania
Napoli – La terza sezione del Tribunale Amministrativo della Campania ha accolto il ricorso cautelare delle associazioni Wwf Italia, Lipu, Enpa, Ldc Animal protecton e LAV, assistite dall’avvocato Maurizio Balletta. È stata dunque annullata la delibera regionale 31/7/2024 – Approvazione calendario venatorio -. Questo quanto reso noto dalla stessa associazione del Panda che in un comunicato riportato dall’ANSA aggiunge: “Nonostante le sconfitte degli anni precedenti la Regione Campania continua a dialogare solo con i cacciatori, a sperperare soldi pubblici e a mettere in pericolo gli animali selvatici”, aggiungendo infine che “nei giorni scorsi anche il Veneto era stato fermato dalle associazioni che avevano presentato ricorso contro il tentativo di aprire la caccia alla tortora selvatica, specie in sensibile declino che l’Europa ci chiede di proteggere”. Nella foto di repertorio, in apertura dell’articolo, uno sparviero della specie accipiter nisus, che fu rinvenuto lo scorso anno ferito in località Colli di San Pietro alle falde del Monte Vicalvano da un passante, che i volontari del WWF Terre del Tirreno poi affidarono ai responsabili del Centro di Recupero Fauna Selvatica “Il Frullone” di Napoli per sottoporlo alle cure riabilitative. Questo è uno, ahinoi, dei tanti esempi che potrebbero essere portati all’attenzione dei nostri lettori di come anche all’interno del nostro territorio il fenomeno della caccia senza regole è duro a morire, nel caso di esemplari rari (rapaci notturni, rigogoli, gheppi, sparvieri, ecc.) dobbiamo inoltre aggiungere che è ancora invalso l’atavica e deplorevole abitudine di imbalsamarli e, in alcuni casi, rivenderli a collezionisti sul mercato clandestino.
Approfondimenti Wwf Italia: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/il-wwf-e-la-caccia/