Tutta la Costiera Amalfitana piange la scomparsa di Solange Hutter, ex dirigente scolastica del “Marini-Gioia” di Amalfi
La notizia della morte della professoressa Solange Sabine Sonia Hutter è un triste evento che ha colpito la comunità della Costiera Amalfitana e oltre. Dirigente scolastico appassionata e figura pubblica conosciuta per le sue posizioni critiche e per il suo impegno nel miglioramento del sistema scolastico, la Hutter ha lasciato un’impronta significativa nella vita di molti, sia per il suo lavoro nelle scuole che per il suo impegno sociale e personale come counselor.
Già dirigente scolastico dell’Istituto Marini Gioia di Amalfi, e prima all’istituto Comprensivo Ravello-Scala, conviveva da diversi anni con una malattia invasiva.
Aveva lasciato definitivamente il mondo della scuola, dopo 23 anni, nel febbraio 2021“per motivi etici in seguito a una profonda crisi interiore durante l’emergenza sanitaria del 2020”. Figlia di madre scandinava e dell’attore Antonio Sabbato, noto soprattutto per aver interpretato molti film del genere spaghetti western e poliziottesco morto per Covid il 6 gennaio 2021 a Los Angeles, viveva a Vietri sul Mare.
Dopo 23 anni di servizio nel mondo dell’istruzione, aveva deciso di ritirarsi nel febbraio 2021, citando “motivi etici” e una profonda crisi interiore emersa durante l’emergenza sanitaria del 2020. Questa scelta rifletteva il suo spirito critico e la sua volontà di rimanere fedele ai propri valori e principi. La sua esperienza di vita, influenzata dalle sue radici familiari e dal contesto culturale in cui è cresciuta, ha alimentato una forte determinazione a lavorare per un’educazione più umana e fondata sull’amore e sull’etica.
Nota per le sue critiche alle misure anti-Covid nelle scuole, la Hutter divenne una figura simbolica di opposizione, venendo spesso chiamata la “preside ribellatasi”. Il suo libro, “Dal fango estraggo l’oro – le parole di denuncia e di speranza della preside più famosa d’Italia”, rappresenta un’ulteriore testimonianza del suo impegno e del suo pensiero, unendo denuncia e speranza in un contesto complesso e delicato.
Oltre alla sua attività professionale, era anche attiva sui social media, dove si concentrava su questioni legate al disagio psicologico giovanile e al benessere degli animali. La sua sensibilità verso il mondo animale e il suo impegno per le adozioni dei cani dai canili sono ulteriori dimostrazioni del suo carattere empatico e della sua dedizione verso cause umanitarie.
La sua morte rappresenta una perdita significativa, non solo per la sua famiglia e i suoi amici, ma anche per tutte le persone che hanno trovato ispirazione nelle sue parole e azioni. Lascia due figli e un’eredità di impegno etico, sociale, e educativo che continuerà a vivere nel ricordo di chi l’ha conosciuta e apprezzata.