Villa Romana di Positano anche luogo di produzione di vino? L’ipotesi di Annalisa Marzano

Villa Romana di Positano anche luogo di produzione di vino? L’ipotesi di Annalisa Marzano

La villa di Positano non si può annoverare tra le ville marittime che sicuramente svolgevano la doppia funzione di sede di villeggiatura e sede di produzioni destinate al mercato commerciale, fossero esse zolfo, ferro, pesce o vino, dobbiamo comunque, nel ricostruire la sua articolazione architettonica originaria, considerare anche la presenza di un settore rustico/produttivo. Si praticava certamente un minimo di coltivazione intorno alla villa: si può con plausibilità ipotizzare coltivazioni ortive, frutteti ed un vigneto per la produzione di vino, forse anche olivi per produrre olio.

Questa ipotesi è avanzata da Annalisa Marzano, una rinomata archeologa di origini positanesi che attualmente lavora a New York.

Annalisa Marzano è una rinomata storica e archeologa, La sua carriera accademica, iniziata con una laurea all’Università degli Studi di Firenze e un dottorato alla Columbia University, l’ha portata a ricoprire ruoli di prestigio in prestigiose università internazionali come Oxford e Reading.

La sua ricerca si concentra principalmente sull’archeologia e la storia economica del mondo romano, con un particolare interesse per tematiche come l’agricoltura, lo sfruttamento delle risorse marine e le produzioni nelle ville romane. I suoi studi offrono un contributo fondamentale alla comprensione delle dinamiche economiche e sociali dell’Impero Romano, fornendo nuove prospettive su come i romani gestivano e sfruttavano le risorse del loro vasto impero.

Oltre alla sua attività accademica, Annalisa Marzano è anche una prolifica autrice. Le sue opere, pubblicate da case editrici di prestigio internazionale, sono diventate punti di riferimento per gli studiosi del settore. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo “Un mare da coltivare. Lo sfruttamento delle risorse nel Mediterraneo romano” e “Plants, Politics and Empire in Ancient Rome”.