Aggressione con mazze di ferro a tifosi del Costa d’Amalfi a Palma Campania anche a una mamma: condanna del sindaco di Maiori e anche della Palmese
Aggressione con mazze di ferro a tifosi del Costa d’Amalfi a Palma Campania anche a una mamma: condanna del sindaco di Maiori e anche della Palmese
Una giornata che doveva essere dedicata allo sport e alla passione per il calcio si è trasformata in un incubo per i tifosi del Costa d’Amalfi, vittime di un’aggressione al termine della partita di Serie D contro la Palmese a Palma Campania. Tra gli aggrediti, anche una madre di Maiori, venuta a sostenere la squadra con i propri figli, che voleva difendere il figlio, e ha lanciato un appello per giustizia. L’episodio ha suscitato un’ondata di condanna unanime da parte del mondo sportivo e delle istituzioni locali.
Secondo le testimonianze, l’aggressione è avvenuta poco dopo il fischio finale, quando un gruppo di facinorosi ha attaccato i tifosi del Costa d’Amalfi, usando mazze di ferro. Ragazzi sono stati ricoverati al pronto soccorso, mentre donne e bambini sono rimasti terrorizzati dall’assalto improvviso. Tra i feriti si segnala anche una donna, madre di un giovane tifoso, che ha raccontato il drammatico momento sui social, denunciando la mancanza di sicurezza e la tardiva reazione delle forze dell’ordine. «Picchiati come animali, è stato un incubo», ha dichiarato.
La vicenda ha immediatamente scatenato la reazione delle autorità locali. Il sindaco di Maiori, Antonio Capone, ha espresso parole di dura condanna per l’aggressione, definendo gli eventi «vergognosi e inaccettabili». «È una dura condanna quella che, a nome della comunità di Maiori, esprimiamo verso gli episodi sgradevoli e ingiustificabili, che nulla hanno a che vedere con i veri valori dello sport», ha affermato Capone. Il primo cittadino ha inoltre chiesto che i colpevoli vengano rapidamente identificati e portati davanti alla giustizia, sottolineando la necessità di maggiore responsabilità da parte delle forze dell’ordine, chiamate a garantire la sicurezza in eventi pubblici di questa portata.
Anche la Palmese, la squadra locale, ha condannato fermamente l’accaduto, prendendo le distanze dai responsabili dell’aggressione. In una nota ufficiale, la società ha dichiarato che «questi non sono i nostri tifosi», chiedendo a sua volta che i colpevoli siano puniti severamente, per evitare che episodi del genere possano macchiare il nome del club e rovinare l’immagine del calcio locale.
La violenza nei contesti sportivi, purtroppo, è un tema ricorrente che minaccia di oscurare i valori fondamentali di lealtà, rispetto e fair play. Il calcio, come qualsiasi altro sport, dovrebbe essere occasione di unione e divertimento, non di scontri e terrore. Gli episodi di Palma Campania dimostrano come, ancora oggi, la sicurezza in ambito sportivo necessiti di maggiore attenzione e prevenzione, per evitare che accadano tragedie o atti di violenza che rischiano di coinvolgere innocenti.
Le autorità competenti sono ora chiamate ad agire con fermezza e rapidità, per individuare i responsabili dell’aggressione e assicurarsi che eventi di tale gravità non si ripetano. Il mondo del calcio e le istituzioni locali, attraverso le loro dichiarazioni, hanno ribadito con forza che non c’è spazio per la violenza negli stadi e che i colpevoli devono essere puniti senza esitazioni.