Amalfi: essere uomini di fede e non di tradizioni; impartita benedizione agli studenti alla vigilia della riapertura delle scuole
Oggi, alla vigilia dell’apertura delle scuole, che avverrà tra domani e giovedì, in molte parrocchie della Costiera di rinnova la tradizione della “benedizione degli zainetti”.
E’ un’iniziativa che si svolge in molte parrocchie italiane all’inizio dell’anno scolastico. Durante questa celebrazione, i bambini e i ragazzi sono invitati a portare i loro zainetti in chiesa per ricevere una benedizione speciale da parte del sacerdote. L’idea è quella di chiedere la protezione e l’aiuto divino per il nuovo anno scolastico, oltre a sottolineare l’importanza dello studio, della crescita personale e del cammino educativo.
La cerimonia è spesso accompagnata da una messa o un momento di preghiera, durante il quale il sacerdote benedice non solo gli zainetti, ma anche i bambini, i ragazzi, gli insegnanti e i genitori. L’iniziativa ha un significato simbolico: gli zainetti rappresentano il percorso scolastico, ma anche le sfide, i desideri e le speranze dei ragazzi.
La benedizione è un modo per chiedere il sostegno spirituale e per ricordare che, anche nell’impegno quotidiano dello studio, la fede può essere una fonte di forza e di ispirazione.
Nella Parrocchia di Amalfi si è andati oltre; il parroco, don Antonio Porpora, ha invitato ad una profonda riflessione nel distinguere tra la fede e la tradizione.
Gli “uomini di fede” sono coloro che vivono guidati da un profondo senso di spiritualità o religiosità. Per loro, la fede rappresenta una bussola morale, un mezzo per dare significato alla propria vita e una fonte di forza interiore. La loro fiducia in un’entità superiore o in principi spirituali è il centro della loro esistenza. Possono essere sacerdoti, religiosi o semplicemente individui laici che manifestano la loro devozione attraverso azioni quotidiane, preghiera, meditazione e servizio agli altri.
Gli “uomini di tradizione”, invece, sono quelli che si radicano profondamente nei costumi, nei valori e nelle usanze trasmesse di generazione in generazione. Essi si identificano con un patrimonio culturale, storico o familiare e religioso che dà loro un senso di appartenenza e identità. La tradizione, per loro, è una continuità con il passato che va preservata e tramandata. Possono essere custodi di riti antichi, conoscitori di saggezze popolari, oppure promotori di pratiche culturali che celebrano la propria eredità, fedeli che non rinunciano alle date canoniche del Cristianesimo per festeggiare.
Spesso, la fede e la tradizione si intrecciano e si sostengono a vicenda, le pratiche religiose sono intrecciate con tradizioni e la spiritualità è vissuta attraverso rituali, celebrazioni e usanze tramandate nel tempo.
In base a tale concetto, spiegato con chiarezza ai più piccoli, non è stato chiesto loro di portare in chiesa gli zainetti, ma di testimoniare la fede con la loro presenza, perchè attraverso la fede siano capaci di “ascoltare” per imparare.