Atrani il sindaco Michele Siravo replica a Stanislao Balzamo sulla mancata partecipazione a Minori

Atrani il sindaco Michele Siravo replica a Stanislao Balzamo sulla mancata partecipazione a Minori. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindaco della cittadina della costa d’ Amalfi

Al Prof. Stanislao Balzamo
Referente della Sezione ANPI Costiera Amalfitana
Tramite mail
Oggetto: Mancata partecipazione all’incontro pubblico a Minori del 4 settembre 2024 – “No
all’autonomia differenziata”.
Egregio Prof. Balzamo Stanislao,
Desidero esprimere tutto il mio apprezzamento per l’impegno civico che la Vostra
sezione dell’ANPI, in tante occasioni, ha già dimostrato. Tuttavia, dopo aver letto con
attenzione la Vostra lettera d’invito (allegata) per l’evento pubblico del 4 settembre 2024, mi
vedo costretto, per diverse motivazioni che ritengo di fondamentale importanza, a declinare
la mia partecipazione a tale incontro.
Il tema dell’autonomia differenziata è certamente complesso e merita un
approfondimento accurato e un dibattito sereno.
Ritengo doveroso sottolineare che la Costituzione Italiana, all’art. 116, comma 3,
prevede espressamente la possibilità di concedere maggiore autonomia alle Regioni.
Questa previsione, introdotta con la riforma del Titolo V della Parte Seconda della
Costituzione, è una legittima espressione della volontà di adeguare l’organizzazione dello
Stato alle diverse realtà locali, favorendo un federalismo solidale e responsabile.
Nella Vostra lettera, la legge 26 giugno 2024, n. 86, viene definita “scellerata”.
Comprendo e rispetto le preoccupazioni che sono sorte su tale tema, ma ritengo che, per
promuovere un dibattito costruttivo, sia importante evitare l’utilizzo di un linguaggio che
alimenta divisioni e contrapposizioni ideologiche, a discapito di una (auspicabile)
discussione aperta e comprensiva delle diverse prospettive sorte sul tema.
L’affermazione secondo cui la già menzionata Legge costituisce un “grave attacco
all’impianto costituzionale del nostro Paese” reca con sé un giudizio che sarebbe meglio
lasciare agli Organi competenti, come la Corte costituzionale. Giova anche ricordare che
tale Legge è stata promulgata dal Capo dello Stato, garante della nostra Costituzione e
dell’unità nazionale, e, pertanto, ritengo sia opportuno rispettare il ruolo delle Istituzioni che
sono state coinvolte nell’iter di approvazione.
Ma soprattutto, ritengo che l’approccio adottato dalla sez. ANPI su tale tematica rischi
di essere controproducente o, quantomeno, in contrasto con lo spirito pluralista, che
dovrebbe animare tale associazione, da sempre impegnata a promuovere il dibattito
democratico ed il rispetto delle previsioni costituzionali.
L’evento, per come viene proposto, non sembra alimentare un dibattito aperto e
bipartisan con cui le diverse posizioni ed i vari orientamenti sul tema possano confrontarsi,
ma appare, invece, teso a criticare e a demolire la Legge in questione, senza dar spazio –
tra l’altro – ad alcuna possibile alternativa e/o ad interventi correttivi.
Trattare una previsione costituzionale, come l’autonomia differenziata, con
superficialità, ritenendola “superabile” attraverso l’eliminazione di ogni legge di attuazione,
di certo, non favorisce un clima costruttivo e di approfondimento della questione. Allo stesso
modo, ignorare una norma consapevolmente inserita nella nostra Costituzione rischia
di impedire un dibattito serio sulle possibili modifiche o sui miglioramenti ritenuti necessari
e possibili.
Caro Stani, come ti ho già accennato telefonicamente, sono profondamente legato
all’Italia e ai suoi valori, così come so che lo sei anche tu. Tuttavia, ritengo che un rifiuto
aprioristico della riforma del Titolo V e della norma sull’autonomia differenziata, senza un
dialogo e un esame approfondito, risulti semplicistico, improduttivo e non contribuirebbe alla
ricerca di soluzioni migliorative o alternative.
Come tu ben sai, ho giurato fedeltà alla Repubblica e di osservarne la Costituzione
per ben quattro volte: tre per motivi professionali e una come Sindaco. Sono, quindi,
profondamente legato ai valori costituzionali e credo che il confronto su temi così delicati
debba valorizzare la pluralità di opinioni e tenere conto di tutti gli orientamenti, evitando di
fossilizzarsi su singole posizioni ideologiche.
Tale manifestazione, a mio avviso, rappresenta una “occasione mancata”, perché,
piuttosto che dare risalto ad un’unica corrente di pensiero e scagliarsi sulla tematica in modo
netto e deciso, avrebbe potuto illustrare la tematica in modo asettico ed esaustivo, dando
spazio a tutte le interpretazioni e opinioni sorte in materia, così consentendo ai cittadini di
maturare un pensiero critico e consapevole.
Pertanto, declino l’invito a partecipare all’evento del 4 settembre 2024 e ti invito a
riflettere su un approccio più inclusivo, che valorizzi il confronto democratico e la pluralità di
opinioni. Mi auguro che, in futuro, possano essere organizzati momenti di dibattito che non
siano improntati su una chiusura “aprioristica”, ma che accolgano tutte le voci in campo,
nell’interesse della nostra comunità e della coesione del Paese.
Con i migliori saluti.
Il Sindaco
dott. Michele Siravo

Di cosa si tratta?

Organizzata dall’A.N.P.I. costa amalfitana, è indetta per oggi, mercolediì 4 settembre un in contro a piazza Garofalo a Minori, a partire dalle 18,30, in cui si discuterà di Automia differenziata.
Con il patrocinio morale dei Comuni della costa d’Amalfi prenderanno parte all discussione, per dire il loro NO , Francesca Coletti, segretaria regionale ARCI- Marco Galdi professore di diritto pubblico nell’università di Salerno- Antonio Bassolinoi – Maria di Serio, segretaria provinciale ARCI

Questa la lettera via mail dell’ANPI

anpi

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