Ieri mattina, la sala Consiliare del Comune di Capri ha ospitato una cerimonia carica di emozione e solidarietà. Un gruppo di circa venti cittadini americani, ospiti dell’isola, guidati da Jackie Love, moglie di Mike Love, storico fondatore, cantante e sassofonista dei Beach Boys, band iconica degli anni ’60 che ha rivoluzionato il pop, il rock e la surf music, si è riunito per una causa speciale. Jackie, compagna di vita del celebre musicista, ha voluto che, prima di procedere alla donazione ufficiale, lei, suo marito e il gruppo di amici e familiari visitassero insieme l’ex Cattedrale di Santo Stefano alle 10:38, l’ora esatta della la sua nascita.
Dopo la visita, il gruppo si è diretto verso il vicino palazzo municipale per una cerimonia breve ma intensa, in cui è stata consegnata una generosa somma raccolta a favore della sede caprese dell’ANFFAS, l’associazione che si occupa di assistenza per bambini in difficoltà, rappresentata da Antonella Puttini, caprese con origini americane. Ad accoglierli, il Vicesindaco Roberto Bozzaotre e il consigliere dell’ANFFAS Luigi Tizzano. Con voce emozionata, Jackie ha spiegato le ragioni della sua generosa donazione, dichiarando: “Ho scelto di destinare questa donazione all’ANFFAS in occasione del mio sessantesimo compleanno, che desideravo celebrare a Capri, il mio luogo del cuore”.
Anche il Vicesindaco Bozzaotre ha espresso la sua commozione, ringraziando sentitamente a nome della cittadinanza e dell’ANFFAS: “Grazie di cuore per questo gesto generoso. Capri non è solo una meta turistica, ma un luogo dove i visitatori, specialmente stranieri, ritrovano valori autentici, amicizia sincera e calore umano”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna a Jackie Love di un dono speciale: le chiavi della Città di Capri, simbolo di un legame profondo e sincero. Dopo la cerimonia, il gruppo si è spostato al ristorante La Capannina, dove Jackie ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno, spegnendo le candeline su una torta a sorpresa preparata dagli chef della famiglia De Angelis. Anche loro, legati all’America per ragioni familiari, sono conosciuti negli Stati Uniti per la loro tradizione culinaria e continuano a gestire ristoranti di successo.