La Boccia da buca alla Berlinguer, la Meloni era infuriata dopo il caso Giambruno
La Boccia da buca alla Berlinguer, la Meloni era infuriata dopo il caso Gianbruno , ma , stando a quanto ha detto la stessa Bianca Berlinguer “Non se la sentiva”. Probabile che lo stress e la tensione siano arrivati a livelli altissimi , anche i post e le storie su instagram si sono fermati . Intanto La procura di Roma ha iscritto l’ex ministro Gennaro Sangiuliano nel registro degli indagati. Un atto dovuto dopo la denuncia presentata da Angelo Bonelli di Avs. Che ipotizza due reati: peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. E mentre anche la Corte dei Conti indaga su trasferte e auto blu con l’ipotesi di danno erariale, Giorgia Meloni ha altro per la testa. Maria Rosaria Boccia doveva essere ospite, come abbiamo detto, a È sempre Cartabianca di Bianca Berlinguer. La notizia è arrivata a Palazzo Chigi ieri sera. E la premier e i suoi collaboratori hanno subito pensato a un «atto di guerra». O addirittura a un «ricatto» della famiglia Berlusconi. Perché l’ospitata arriva a tre giorni dall’ultimatum imposto da Palazzo Chigi: «Il caso Boccia è chiuso. Non parlatene più».
La furia di Giorgia
La furia della premier per l’ospitata di Boccia a Mediaset la raccontano oggi i retroscena dei giornali. Perché ancora scottano i fuorionda di Andrea Giambruno a Striscia la notizia che le sono costati la separazione pubblica. La presenza di Boccia su Rete 4 viene vista comunque come un «atto ostile verso il governo». Portato avanti da un gruppo editoriale con cui i rapporti sono freddi da un anno. La scelta, spiega Repubblica, basta ad alimentare i sospetti della premier. E a dare forma alla tesi del complotto. Insieme al fastidio nei confronti di Marina e Pier Silvio. Il Fatto Quotidiano cita fonti vicine alla premier per dire che nell’occasione non si potrà parla di ospitata all’insaputa dei Berlusconi. Perché solo Antonio Ricci è così autonomo in azienda. Invece dei più logici motivi di share, il sospetto di Meloni è che si tratti di un warning sulla privatizzazione della Rai. O sull’aumento del canone.
L’indagine su Sangiuliano
Intanto stamattina il fascicolo su Sangiuliano aperto a piazzale Clodio verrà trasmesso al tribunale dei ministri. La procura di Francesco Lo Voi sceglie la strada più diretta per gestire il caso. Le verifiche riguarderanno i viaggi, i soggiorni e le cene dell’imprenditrice e influencer 41enne mentre era virtualmente consigliera Grandi Eventi del ministro. I magistrati dovranno verificare se c’è stato un uso di soldi pubblici per fini impropri. Non necessariamente esborsi diretti del Mic. Anche se questi dovrebbero essere provati dalle prenotazioni a suo nome fatte dallo staff del ministro. Ma si verificheranno anche le ospitate del ministro. In particolare i viaggi in Puglia e Liguria per presenziare a festival e meeting finanziati dal ministero.
Le spese per Maria Rosaria Boccia
Sangiuliano ha sostenuto in più occasioni che le spese erano a carico degli organizzatori. Ma sempre di soldi pubblici si tratterebbe. Poi c’è l’auto blu. L’ex ministro sostiene che sia stata utilizzata soltanto per brevi spostamenti. Lei dice di essere stata prelevata sotto casa e accompagnata a concerti come quello dei Coldplay e de Il Volo. C’è anche l’ipotesi che Sangiuliano abbia inserito nella sua quota rimborsi le spese per la sua ospite.
La Corte dei Conti, le trasferte e le auto blu
La Corte dei Conti invece indagherà a 360 gradi dal punto di vista contabile con l’ipotesi di reato di danno erariale. Verranno passati al setaccio viaggi, pranzi, cene, hotel, gite e pernottamenti. Insieme all’uso dell’auto blu e di quella della scorta. In tv,a durante l’intervista con Gian Marco Chiocci al Tg1, Sangiuliano aveva detto: «Ho pagato tutto con la mia carta di credito». E aveva mostrato i fogli alle telecamere. «Pagava il ministero», ha invece sempre sostenuto Boccia. «Ribadisco: non un euro pubblico è stato speso. E lo dimostrerò carte alla mano», ha ribadito ancora l’ex ministro in predicato di tornare in Rai, forse alla guida delle testate regionali. Per ora sono soltanto due versioni differenti. Ai giudici il compito di accertare la verità.
Speriamo di andare avanti ora , una storia spiacevole, da qualsiasi punto la si veda