La scomparsa del professor Valcaccia. Il ricordo affettuoso e addolorato di Raffaele Lauro

22 settembre 2024 | 12:50
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La scomparsa del professor Valcaccia. Il ricordo affettuoso e addolorato di Raffaele Lauro

Carissimo Giuseppe, la Tua scomparsa terrena mi ha profondamente addolorato. Mi stringo, con affetto fraterno, ai Tuoi familiari, ai Tuoi ex-colleghi e ai nostri ex-studenti liceali. Non posso, tuttavia, in questo momento di triste distacco, rinunziare, come ho fatto nel 2008, nel momento del Tuo congedo dalla scuola, a ringraziarTi direttamente per la dedizione, rigorosa e costante, alla pubblica istruzione, nonché per la nostra sempre leale collaborazione e amicizia. Grazie Giuseppe, innanzitutto, per la Tua lunga, tenace ed appassionata maratona al servizio della scuola italiana e, in particolare, del “nostro” Liceo Scientifico “Salvemini” di Sorrento. Mi soccorre e mi conforta, in questo momento di dolore, il fervido, emozionante e tenero ricordo della nostra prima conoscenza, della nostra intensa collaborazione e della nostra straordinaria amicizia, mai interrotta o affievolita nel tempo, neppure dopo il mio trasferimento a Roma e la mia diversa collocazione al servizio delle Istituzioni democratiche. Grazie Giuseppe, per essere stato un pilastro del Liceo Scientifico, dagli esordi pionieristici (che battaglie!) delle prime sezioni all’attuale assetto organico, che la rende una delle strutture della scuola superiore più prestigiose della provincia di Napoli. Tu, caro Giuseppe, e il Liceo siete stati la stessa cosa: un impasto di organizzazione, di scelte, di confronti, di sentimenti e di disponibilità umana, oltre che professionale, nei confronti dei presidi, di cui sei stato fedele ed insostituibile vicario, dei colleghi docenti, di generazioni di studenti e delle loro famiglie. Giuseppe, quanto hai costruito, in decenni di monacale (la biblica barba ne era il segno!), diuturno e silenzioso lavoro, resterà, come vivrà imperituro, nel mio cuore prima che nella mia mente, un sentimento di memore riconoscenza verso un servitore dello Stato, verso un uomo della scuola e verso un cittadino attivo. Grazie, infine, caro Giuseppe, per quanto ha fatto per il Liceo e per un amico, come me! Conserverò come prezioso il Tuo ricordo e la memoria della nostra amicizia, altrettanto preziosa per me. Che il Signore della Misericordia e dell’Amore Ti accolga, amorevole, nella Eterna Luce! Raffaele. Roma, 22 settembre 2024