Lo sfogo di una signora di Sorrento. Quando overtourism soffoca la vita dei residenti
La mamma residente a Sorrento.
Settembre, tra noi mamme, è chiamato ironicamente “Il lunedì dell’anno”.
Ricominciano le scuole, bisogna comprare libri e materiali, rinnovare le iscrizioni e gli abbonamenti, fare qualche visita medica di routine prima che ricominci la scuola e i figli ti dicano che non hanno tempo.
Cose semplici, come la pulizia dei denti semestrale; il gatto che vomita e va portato dal veterinario; il certificato del medico di base per l’iscrizione alla scuola guida, le fototessera, la vita. La vita normale di una famiglia.
Io oggi ho impiegato un quarto d’ora ad uscire dalla strada di casa mia, che “sfocia” purtroppo in un piccolo slargo, dove stamattina si erano incastrati 7 tra pullman, pulmini, ncc, e macchine di semplici famiglie che, mannaggia, devono fare ogni tanto la spesa al Conad qui vicino per … mangiare.
10 minuti per avere accesso alla strada privata che porta a casa mia per rientrare. Per andare dal veterinario sopra Piano, bravissimo, ma scelto non per le sue competenze ma per la basica esigenza di poter parcheggiare più o meno nelle vicinanze, ci ho messo 50 minuti ad andare e 50 minuti a tornare.
La collaboratrice domestica che veniva da Moiano, arrivata alle 10.35, mi ha lasciato le chiavi di casa sul tavolo e ha detto “Mi dispiace Signora, non è per Voi, ma è impossibile”.
Io vivo di turismo.
Ma questa non è più vita.
E sono un’imprenditrice che lavora in proprio, da casa, quando sta comoda. Non riesco nemmeno a immedesimarmi in quello che vivono le mamme lavoratrici della Penisola.
Che Dio vi perdoni.
Perché io non ne sono capace.
Signora Eugenia
Come stiamo vedendo in questi giorni il problema non si presenta solo a Sorrento in Penisola sorrentina, ma anche a Positano, Amalfi, Ravello in Costiera amalfitana e a Capri per quanto riguarda le province di Napoli e Salerno in Campania più colpite dal fenomeno con gli studenti a lottare con i turisti per un posto sulla SITA e gli NCC che invadono i paesi in maniera esagerata con le vie del mare chiuse e gli arrivi delle crociere …