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Mostra Fotografica “Mar del Plata 150” a Sorrento: Un Omaggio alla Storia e alle Radici Italo-Argentine

In occasione delle celebrazioni per il 150º anniversario della fondazione di Mar del Plata, sabato 21 settembre è stata inaugurata la mostra di fotografia sperimentale “Mar del Plata 150” presso il suggestivo Chiostro di San Francesco a Sorrento. L’artista italo-argentina Lucía Calabrino ha presentato il suo lavoro alla presenza del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e dell’assessore alle Relazioni Internazionali, Ilaria Di Leva, rinnovando così il forte legame culturale tra le due città gemellate dal 2007.

Generico settembre 2024

La mostra, curata da Alessandro Masseilot, rappresenta un’importante iniziativa che si inserisce nel progetto artistico “Atavico”. Questo progetto esplora temi profondamente legati all’identità personale e collettiva, con particolare attenzione alle radici familiari, alle tradizioni artigianali tramandate dalle donne e alle dinamiche migratorie tra Italia e Argentina. Le immagini esposte raccontano la storia di Mar del Plata attraverso un connubio tra fotografie storiche dell’Archivio Museo Storico Comunale “Barili” e nuove creazioni appositamente realizzate dall’artista per questa mostra, con opere stampate su carta e tessuto.

“Mar del Plata 150” non è soltanto una celebrazione della città argentina, ma un vero e proprio ponte tra due mondi: da una parte, le città americane che hanno accolto le ondate migratorie italiane, e dall’altra, i luoghi europei di origine di queste comunità. Il progetto, come spiega la Calabrino, è “una proposta di intersezione storico-territoriale che collega le sue città natali in America e quelle dei suoi antenati in Europa. Una creazione del proprio percorso estetico che va dalla mappa al territorio e dal presente alle radici.”

La tappa sorrentino è una delle sette previste tra Argentina, Italia e Francia, con l’intento di ampliare la riflessione sull’identità e l’eredità culturale. La mostra è anche un’occasione per rinnovare i legami tra Sorrento e Mar del Plata, entrambe legate da una forte tradizione migratoria che ha visto molte famiglie sorrentine stabilirsi nella città argentina.

Il presidente del consiglio comunale di Sorrento, Luigi Di Prisco, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Ringrazio Lucía Calabrino per la sua disponibilità a portare le sue opere a Sorrento. Questa iniziativa rinverdisce il gemellaggio tra la nostra città e quella di Mar del Plata. Un plauso va anche all’associazione campana di Mar del Plata e alla Casa d’Italia per aver contribuito alla realizzazione di questo progetto, che rappresenta un ulteriore tassello nel legame tra le nostre realtà.”

Mar del Plata, che ospita una numerosa comunità di origine sorrentina, è oggi un simbolo del forte legame tra Italia e Argentina. La mostra “Mar del Plata 150” rappresenta un’importante occasione per riflettere su queste connessioni, sulla storia delle migrazioni e sulle tradizioni che, nonostante il tempo e la distanza, continuano a unire le due sponde dell’oceano.

L’esposizione rimarrà aperta al pubblico per tutta la durata delle celebrazioni e rappresenta un’occasione imperdibile per chi desidera esplorare la memoria storica attraverso lo sguardo artistico di Lucía Calabrino, tra passato e presente, tra radici e futuro.

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  foto Ambrogio Coppola

“…la città non racconta il suo passato, lo contiene…” Italo Calvino, Le città invisibili Lucia Calabrino, nella sua mostra MAR DEL PLATA 150, ci racconta la città attraverso un intreccio di emozioni in immagini storiche e contemporanee manipolate. La città vista dalla collettività italiana e, in prima persona, dalla sua famiglia e le sue radici. Lucia, artista visiva italo-argentina specializzata in fotografia sperimentale, è nata nella zona portuale di questa città. È figlia di Luigi Calabrino (Ischia, Napoli) e Giovanna Chillemi (Lentini, Sicilia). La mostra è composta d’immagini della vecchia città in fotografie appartenenti all’Archivio Museo Storico Municipale “Barili” e d’immagini prodotte attualmente. Queste immagini, stampate su carta e su tela, vanno dai 6 cm al Grande Trittico di 3 m, in cui Lucia imprime letteralmente il suo corpo e la sua anima. TORQUATO TASSO Generando nuovi strati di significato, le fotografie sono trattate compositivamente in diversi modi: tagliate, frammenti riuniti, intrecci, intervento tessile delle immagini con tecniche di ricamo su carta e ricamo aereo. Artigianato tradizionale insegnato da sua madre e sua nonna. I ricami, con fill rossi, si espandono dalle fotografie all’intera mostra, come il sangue atavico, che da vita e collega gli affetti ai territori. Cosi, Lucia, attraverso l’intimità delle immagini, con la risignificazione dei suoi diversi interventi, con il design specifico di ogni pannello, sviluppa la narrazione concettuale della mostra e ci propone di realizzare una meta lettura dell’opera. Un’opera in cui si rende visibile la donna, l’identità, la famiglia, le radici, le migrazioni e le comunità che abitano uno stesso territorio e una stessa comunità. Veri protagonisti della creazione, della co-costruzione permanente della nostra grande e amata città di Mar del Plata

Alejandro Masseilot Curatore.

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