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Napoli, Museo di Capodimonte, Cellaio. “Giuseppe Pirozzi . L’atelier dello scultore.” foto

Segnalazione di Maurizio Vitiello – Giuseppe Pirozzi a Capodimonte. 

Museo di Capodimonte, oggi 16 settembre 2024 sarà inaugurata la mostra “Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore” per il novantesimo compleanno dello scultore napoletano.

Sarà inoltre svelato inoltre il dittico monumentale di sculture in bronzo, La fisicità che si scioglie nell’amplesso con l’anima / Due corpi riflessi nell’onda infranta, che adornerà il Real Bosco in maniera permanente.

Apre il 16 settembre 2024 al pubblico la mostra “Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore” – a cura di Maria Tamajo Contarini e Luciana Berti – che resterà aperta fino al 6 gennaio 2025 in una sede incredibilmente suggestiva: il cosiddetto “Cellaio”, uno dei 17 edifici storici situati nel bosco di Capodimonte.

L’esposizione consiste di 108 opere, tra cui 68 sculture in bronzo, gesso, terracotta, 19 gioielli in argento fuso a cera persa, realizzate in esemplare unico, 18 disegni, due serigrafie e una litografia. Il percorso intende riproporre l’esperienza della visita all’atelier dello scultore, luogo dove le opere, pur conservando un rapporto diretto e naturale con l’autore e con il suo mondo, sono più prossime allo spettatore: un modo privilegiato di stabilire un contatto personale con la scultura, aprendo lo sguardo e trovando corrispondenze inaspettate.

La visita all’atelier ricreata al Cellaio diventa anche un viaggio nel tempo e nella vita di Pirozzi, dagli esordi degli anni Cinquanta a oggi, che in parte coincide con l’avvicendarsi di tecniche e materiali sperimentati nella sua produzione artistica (cera, argilla, gesso, ferro, bronzo, piombo, amianto, cemento, argento, terracotta). In questo percorso ideale e materiale diventano chiari i vari passaggi e l’evoluzione del linguaggio formale e della ricerca concettuale dell’artista.

Nella mostra, al consistente numero di opere dell’autore provenienti dal suo atelier, si aggiungono sculture prestate da musei prestigiosi come il Museo Novecento Napoli – Castel Sant’Elmo, la Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee – il museo Madre, il liceo artistico Filippo Palizzi, la GAN – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli – e da importanti collezioni private.
La figlia dell’artista, Francesca Pirozzi, ha partecipato attivamente al progetto e reso possibile la raccolta di contenuti e fotografie, collaborando a stretto contatto con i curatori del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

L’artista Giuseppe Pirozzi afferma: Questa mostra, ospitata da un museo prestigioso a livello internazionale, rappresenta una tappa significativa del mio lungo percorso di artista. Il Cellaio, che la ospita, in quanto integrato perfettamente nel Real Bosco, rispecchia in qualche modo il rapporto stretto con l’elemento naturale che da sempre caratterizza il mio sentire e conseguentemente la mia produzione artistica. Inoltre, Capodimonte è per me un luogo del cuore, in quanto vi ho abitato con la mia famiglia, mia moglie insegnava all’Istituto per la Porcellana G. Caselli, qui ho avuto il mio studio, a villa Fagella, già sede di diversi atelier d’artista, e non ultimo, associo Capodimonte all’ex Soprintendente, Raffaello Causa, che, accanto all’arte antica, riconosceva e valorizzava i giovani artisti e nel 1961 mi invitò a partecipare alla mostra “Giovani artisti italiani alla casina Pompeiana”.

Il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt commenta: “È un onore inaugurare una mostra dedicata a Giuseppe Pirozzi nell’anno in cui ha compiuto il suo novantesimo compleanno. Pirozzi è infatti tra gli artisti che hanno maggiormente contribuito al rinnovamento della scena napoletana, accogliendo e rielaborando le tendenze internazionali in un linguaggio personale e fortemente evocativo, carico di riferimenti attinti a una profonda e meditata cultura figurativa”.

In occasione della mostra, saranno presentate al pubblico sette opere donate dall’artista al Museo e Real Bosco di Capodimonte: le sculture Testa, 1956, Figura, 1959; Danza spezzata, 1960; le formelle in terracotta del 2010-2011, Io so e Taglio verticale. Entrano in collezione anche La fisicità che si scioglie nell’amplesso con l’anima e Due corpi riflessi nell’onda infranta: un ‘dittico’ di sculture monumentali realizzate in gesso nel 1988 e ora donate a Capodimonte nella versione inedita in bronzo. Il dittico rimarrà in maniera permanente nell’area verde adiacente al Cellaio, inserendosi nel paesaggio punteggiato da altre installazioni contemporanee, tra le quali Massi erratici (2021) di Marisa Albanese e Ricerca sul Paesaggio (1972-72) di Salvatore Emblema. La fusione in bronzo è stata realizzata grazie al generoso contributo del collezionista e mecenate Gianfranco D’Amato, da sempre sostenitore del lavoro dello scultore e delle attività del Museo, che sottolinea: “Supportare Capodimonte nella realizzazione di questa opera è stato un modo per onorare la mia stima per il Maestro Pirozzi e rinnovare quel rapporto di dono reciproco che caratterizza le amicizie intense, tanto più profonde perché unite nel segno della comune passione per l’arte”.

Al termine dell’inaugurazione, il professor Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi Federico II, consegnerà allo scultore Giuseppe Pirozzi, per conto dell’Associazione “Guido Dorso”, un riconoscimento per il suo impegno artistico e civile.

Il catalogo della mostra, edito da arte’m, include un’introduzione del Direttore Eike Schmidt, i contributi delle curatrici Maria Tamajo Contarini e Luciana Berti, oltre a saggi di Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre, del collezionista Gianfranco D’Amato e di Francesca Pirozzi.

Per ulteriori informazioni si invita a consultare il sito web del Museo e Real Bosco di Capodimonte – https://capodimonte.cultura.gov.it/

SCHEDA INFO

Titolo: Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore
Luogo: Museo e Real Bosco di Capodimonte – Cellaio
via Miano 2 – 80131 Napoli
Conferenza stampa: lunedì 16 settembre 2024, ore 11:00
Inaugurazione: lunedì 16 settembre 2024, ore 12:00
Apertura al pubblico: 16 settembre 2024 – 6 gennaio 2025
dalle ore 10:00 alle 16:00. Ultimo ingresso alle ore 15:30
mercoledì chiuso
Info: https://capodimonte.cultura.gov.it/
Ufficio stampa: Fabiana Porciello mu-cap.ufficiostampa@cultura.gov.it tel.: 3397848662

 

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