Omicidio di Viareggio e occupazione abusiva degli immobili. Ne parla a “Filo Giallo” l’avvocato di Sorrento Luigi Alfano
Nell’ultima puntata di “Filo Giallo” sono stati affrontati due episodi di cronaca di grande interesse. Il primo riguarda il caso accaduto a Viareggio dove una donna ha investito ed ucciso un algerino che le aveva rubato la borsa. Il secondo riguarda, invece, il fenomeno di grande attualità dell’occupazione abusiva degli immobili. Su entrambi gli argomenti è intervenuto l’Avvocato di Sorrento Luigi Alfano – criminologo forense, Ctu e perito del Tribunale di Torre Annunziata e Procura di Napoli, avvocato cassazionista del foro di Nocera Inferiore e docente.
Il primo caso, dome detto, riguarda la vicenda accaduta a Viareggio. La 65enne Cinzia Del Pinot, dopo aver subito un’aggressione ed il furto della borsa da parte del 47enne algerino Malkoun Said lo ha inseguito con l’auto ed investito ripetutamente schiacciandolo contro la vetrina di un negozio. La donna è poi scesa d’auto per recuperare la borsa che le era stata sottratta. Il tutto è stato documentato dalle telecamere di sicurezza. Il 47enne è stato trovato a terra, in fin di vita, da alcuni passanti che hanno allertato i soccorsi. È arrivato in codice rosso al pronto soccorso dell’Ospedale Versilia, in condizioni disperate. Inizialmente è stato rianimato, ma dopo poche ore è morto.. La donna è stata tratta in arresto per omicidio volontario.
L’avv. Luigi Alfano chiarisce: «Qualunque regola giuridica evidenzia che si sarebbe dovuto arrestare il veicolo immediatamente, chiamare le forze dell’ordine e l’ambulanza per prestare immediato soccorso. Astrattamente abbiamo valutato una volontarietà della condotta. Da cosa possiamo evidenziarlo? Stiamo ovviamente parlando di ipotesi ma dalle immagini si nota una consapevolezza della condotta omicidiaria. Perché il veicolo non si è arrestato ma ha indietreggiato e con virulenza ha continuato.
Vi è un chiaro disvalore fra la condotta e l’offesa. Quando c’è questa sproporzione non possiamo invocare l’eccesso colposo di legittima difesa oppure un intento colposo di imprudenza, negligenza ed imperizia. E’ lì il nucleo nevralgico tra la colpa ed il dolo. Dobbiamo essere sempre prudenti e cauti e verificare se il soggetto autore del reato abbia avuto la piena consapevolezza della volontà e della condotta omicidiaria. E’ fondamentale l’elemento psicologico. Oggi purtroppo il livello della tolleranza grida vendetta ed è preoccupante. Il non saper più gestire la rabbia, l’odio, questa forma di giustizia fai da te. Anche perché quando non si riescono a gestire le fantasie distruttive l’impulso è discontrollato, è disfunzionale. Ed in quel caso gli eventi possono essere i più disparati ed eclatanti.
Questo è l’ultimo degli innumerevoli casi che abbiamo trattato ed abbiamo anche evidenziato quali debbano essere gli strumenti da utilizzare. Le forze dell’ordine devono avere una banca dati non sono dei precedenti penali ma anche dei dati psichiatrici dei soggetti».
Si passa poi a parlare del fenomeno dell’occupazione abusiva di immobili da parte di singoli individui o veri e propri gruppi familiari che si insedino in abitazioni che non sono di loro proprietà, ovviamente il consenso degli aventi diritto. L’Avv. Alfano precisa: «L’emendamento che andrà al Senato prevede la reclusione da 2 a 7 anni e, addirittura, consente al giudice di non aspettare che l’ufficiale giudiziario vada ad effettuare lo sfratto ma utilizzare le forze dell’ordine intervenendo immediatamente e facendo uscire fuori l’occupante abusivo».