Orata o Pezzogna? Non c’è dubbio la scelta è univoca

Ieri sera, al ristorante Giosuè a Mare, la scelta tra orata e pezzogna ha offerto un’interessante opportunità per una degustazione comparativa. Per soddisfare un gruppo di quattro persone, sono stati ordinati entrambi i pesci, permettendo di assaporare e confrontare direttamente le loro carni. Il risultato? La pezzogna si è rivelata nettamente superiore. Quasi sicuramente entrambe erano di allevamento.   La pezzogna, conosciuta anche come occhino, besugo o pizzogna, è un pesce pregiato che abita i fondali del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico, arrivando fino a 700-800 metri di profondità. Questo pesce, caratterizzato da un colore rosa-rossastro e macchie scure dietro la testa, può raggiungere i 70 cm di lunghezza. Le sue carni, delicate e saporite, sono ricche di acidi grassi omega-3 e vitamine del gruppo B, con un contenuto di grassi saturi molto basso. Inoltre, offre una buona quantità di ferro, potassio, iodio e fosforo, rendendola un’opzione nutrizionalmente vantaggiosa.

La coppa di falanghina fredda suggerita sempre dal Maitre ne ha esaltato il sapore e le caratteristiche.

Al contrario, l’orata, facilmente riconoscibile per la sua “corona” dorata sulla testa, presenta carni magre e dal sapore caratteristico. Sebbene anch’essa sia ricca di vitamine e possa essere preparata in molte varianti culinarie, non raggiunge il livello di prelibatezza e i benefici nutrizionali della pezzogna. La preparazione dell’orata richiede attenzione per mantenere la morbidezza delle carni, ma in questa occasione, la pezzogna ha dimostrato di essere la scelta ideale, confermando il suo status di regina dei mari.

Orata e Pezzogna
 
Orata o pezzogna

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