Organizzazione per il futuro turistico della costiera amalfitana, la riflessione di Gaspare Apicella
Le discussioni su come organizzare il futuro turistico della costa amalfitana si susseguono a ritmo frenetico (ed era ora) in questo periodo che porta lentamente alla stagione della programmazione, mista a quello del, se pur non tanto lungo, riposo meritato.
E’ anche il momento in cui quelli che tengono le redini dei cavalli legati alla carrozza costiera si decidano, ognuno per quanto compete, ad ascoltare la voce dei tanti operatori turistici, degli addetti ai lavori e dei lavoratori del ricettivo, maggiormente.
I sindaci hanno dato un uleriore segnale di coesione e di comunione di intenti (anche se a parole) nel voler dare un assetto deciso al tutto con un lato positivo e cioè il tener fuori, lontano la politica (per certi versi dannosa) dalle decisoni: è molto più vantaggioso considerare solo il peso delle argomentazioni, di qualsiasi colore politico possa essere il proponente e andare avanti. Altrimenti ci sarà il solito buco nell’acqua e si perderà ulteriore tempo prezioso a discapito della risoluzione dei molteplici problemi che affliggono da tempo la costa compromettendone il cammino, senza sobbalzi o interruzioni o incomprensione.
Tutti sappiamo che l’intero comprensorio costiero ha bisogno, oltre la quasi certa coesione di intenti, di perfezionare la viabilità che è un vecchio problema mai decisamente affrontato ma solo attaccato con provvedimenti tampone che non hanno l’efficacia desiderata. Si aggiunge il settore trasporti: non si riesce (non si vuole, sembra) ad eliminare la presenza ingombrante dei mastodontici bus e camions che percorrono la statale 163 e le diramazioni; non si riesce a garantire la presenza dei battelli (salvanervi) anche nei mesi di bassa stagione: risultano di grande aiuto per lo snellimento del traffico costiero su gomma. Nè si riesce ad avere la forza tutti insieme per pretendere stanziamenti per progetti di grande utilità quali il bypassare l’abitato di Minori ( per l’amor di Dio non parliamo dell’inutile buco Minori-Maiori), di Catiglione e di Amalfi Atrani con un intervento unico e risolutore, anche se a tratti. E che dire del controllo del flusso turistico? Ognuno sta dicendo la sua; c’è stata persino una riunione allargata di primi cittadini, ma si ha l’impressione che ci siano alcune discordanze e che anche quella strada è lunga.
I centri minori, zeppi di turisti cosmopoliti, abbandonano questi ultimi al loro destino appena sistemati in una struttura d’accoglienza. Non c’è un ufficio informazioni visibile, utile a Minori per esempio, perchè l’esistente è troppo decentrato.
Quando a Minori, inoltre, il traffico viene interrotto a via Gatto e Roma per consentire il difficoltoso deflusso dei pullman proveniente da Amalfi (quattro o cinque per volta) oltre dieci minuti, nessuno controlla se i motori sono spenti e perchè automobilisti locali premono sul clacsono per la fretta di ripartire (alla faccia della salute dei residenti in quelle strade).
Mentre scriviamo (ore 17) un’ambulanza chiamata in soccorso chiede insistentemente ed invano strada: nulla da fare (alla faccia della ZTL di Milaniana proposta o targhe alterne). L’ambulanza corre verso il primo soccorso di Castiglione con la speranza di trovare il medico che fa al caso del paziente.
E fra poco arriveranno le piogge (speriamo non violente e durature) le cui conseguenze impediranno movimenti stradali e mineranno la sicurezza, causa incendi estivi.
E meno male che questa sera, verso le 19, tutto si è sbloccato così la banda ha potuto, in vadendo la statale, completare il “giro città”.
Pensiamo sia opportuno fermarsi.