PdRi 2024. Ecco come saranno il Fango e Capitello

Il PdRi individua alcuni “Ambiti pubblici rilevanti”, strategici per la riqualificazione urbanistica e ambientale dei territori interessati dalla ricostruzione di Ischia. Ovviamente ruolo primario riveste Lacco Ameno con i suoi urbanizzati più colpito del Fango e con la necessità di rivedere il suo litorale potenziando la mezza costa e potenziando i legami territoriali con la vicina Casamicciola.
Ognuno degli Ambiti è composto da una o più categorie di spazio aperto e dall’eventuale presenza di una o più attrezzature pubbliche.  Per ognuno degli ambiti è fornita una “scheda” di indirizzo alla progettazione, da sviluppare in maniera unitaria per ogni ambito ed eventuale sub-ambito con Norme tecniche di attuazione.

LACCO AMENO INCARANA A PIENO L’ANIMA DEL PDRI: PARRACINE,LITORALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

Il suolo permeabile e la vegetazione sono risorse non riproducibili, la cui gestione sostenibile deve garantire lo svolgimento delle funzioni ecosistemiche quali: regolazione del ciclo dell’acqua, produttività agricola e approvvigionamento alimentare, mitigazione delle isole di calore, supporto alla biodiversità e connettività ecologica, servizi ricreativi all’aria aperta in prossimità di aree densamente abitate, conservazione di caratteri paesaggistici tradizionali, del contesto scenico di beni paesaggistici e di relazioni visive qualificanti (viste panoramiche e focali, varchi).

La tutela dello spazio aperto quale strategia di prevenzione dei rischi ambientali legati al vulcanismo, ai terremoti, alle dina- miche idrogeologiche, agli incendi. Per la prevenzione e mitigazione dei fenomeni franosi ed erosivi sono, in particolare, consentiti interventi di consolidamento con tecniche di bioingegneria (ingegneria naturalistica).

Particolare attenzione è prestata ai muri a secco, le tradizionali “parracine” che hanno reso possibile la coltivazione di questi territori rendendo l’isola un’eccellenza nella produzione agro-alimentare e connotando in maniera profonda il paesaggio dei versanti terrazzati. Sono state inoltre normate, con specifiche prescrizioni e raccomandazioni, le aree verdi urbane e periurbane, sia in relazione alla loro progettazione, sia alla loro conservazione e manutenzione.

Per quanto attiene ai litorali, nel rispetto delle norme dell’Ambito di Tutela del PPR, sono fornite specifiche prescrizioni volte a impedire l’impermeabilizzazione e la artificializzazione delle aree demaniali costiere, a contrastare i fenomeni di erosione e a tutelare e migliorare l’accessibilità pubblica.

NUOVO ACCESSO BELVEDERE SU VIA LACCO-FANGO

  • Realizzazione di una piazza belvedere funzionale alla costruzione di una rinnovata visione percettiva dell’alveo La Rita e all’innesto della nuova accessibilità di servizio di col- legamento tra il vallone e la zona occidentale servita dalla via provinciale Lacco Fango.

IL PROMONTORIO A MARE E LA CAVA

L’ambito individua il promontorio prospiciente la strada litoranea in prossimità del confine amministrativo tra i comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Riferimento nell’iconografia storica del versante settentrionale dell’isola d’Ischia, il promontorio risulta oggi reciso dalla carrabile via Cava che ne isola la sua appendice occidentale. La parte sud-orientale dell’ambito è delimitata da via Fundera che dà accesso ad un sistema di attrezzature pubbliche di rilievo quali una piccola chiesa, l’Ospedale Rizzoli, una scuola media, una Palestra Comunale, la centrale Enel. Tali attrezzature fanno da corona alla parte più pronunciata dell’altura, a cui rivolgono il retro: un monumentale pianoro panoramico a picco sulla via litoranea e sul mare.

Il PdRi persegue l’obiettivo di creare un nuovo rappresentativo spazio pubblico giardinato sul mare direttamente accessibile dalla via litoranea mediante la valorizzazione paesaggistica del promontorio e la realizzazione di sistemi di risalita che consentano la fruibilità della terrazza alta da intendersi quale spazio pubblico all’aperto integrativo delle attrezza- ture pubbliche già esistenti.

Interventi previsti:
• Realizzazione di un sistema di risalita per la fruibilità della parte alta del promontorio e collegamento aereo con l’area ricadente oltre via Cava;

  • Individuazione e sistemazione delle aree fruibili per la realizzazione di una terrazza/ giardino belvedere nella parte alta del promontorio con attrezzature per il tempo libero;
  • Sistemazione dell’area ricadente oltre via Cava per la realizzazione di un parco pubblico

a terrazze che ricostruisca visivamente l’unitarietà del promontorio;

  • Messa in sicurezza delle pendici mediante opere di ingegneria naturalistica da integrare con le sistemazioni degli spazi fruibili e con i nuovi percorsi di risalita;
  • Interventi di trasformazione delle aree libere di pertinenza delle attrezzature pubbliche esistenti al fine di costruire o rafforzare le connessioni funzionali con le nuove aree attrezzate.

CAPITELLO

L’ambito individua la porzione di lungomare che funge da accesso al centro storico di Lacco Ameno e comprende l’area interessata dall’incrocio tra la via Litoranea, la via Circonvalla- zione, la via Roma. Densa di attrezzature ad uso pubblico quali il parcheggio, il porticciolo turistico, una piazza parco, l’area nel suo complesso appare disordinata e priva di quei caratteri di rappresentatività che la sua posizione richiede.

Il PdRi persegue l’obiettivo della valorizzazione paesaggistica delle aree gravitanti sul Largo del Capitello di Lacco Ameno mediante la razionalizzazione del sistema viario, la valorizzazione della concatenazione delle aree scoperte e delle loro relazioni con il Rione De Pretis e la via Roma. Recupero di spazi da destinare all’uso pubblico e alla pedonalizzazione e riconfigurazione dello scenario visuale percepibile dalla strada litoranea.

Interventi previsti:

  • Riconfigurazione dell’incrocio viario per la creazione di una nuova piazza pubblica prospiciente il rione De Pretis anche mediante la modificazione dei tracciati stradali;
  • Valorizzazione delle aree prospicienti il porticciolo turistico in relazione alla nuova Piaz- za pubblica;
  • Riorganizzazione del parcheggio del porto mediante opere di modellazione del suolo e rinaturalizzazioni che prevedano l’incremento delle superfici permeabili e la rimodulazione dei rapporti altimetrici e visuali tra la strada litoranea e la quota dell’attuale parcheggio.

Frazioni collinari di Fango, Piazza Maio-via D’Aloisio-La Rita e Bagni, fortemente colpite dal sisma del 2017 e già interessate dalla distruzione causata dagli eventi sismici di fine Ottocento, comprende porzioni del territorio che necessitano di complessivi interventi di rivitalizzazione e riqualificazione suscettibili di limitate trasformazioni rispettose dei valori storici, artistici e/o ambientali del contesto. Sono inoltre previste: la progressiva completa pedonalizzazione; la promozione delle attività culturali e in generali quelle che attengono alla conoscenza ed alla creatività radicandole negli ambienti identitari e utilizzandole come mezzo di vitalizzazione delle architetture di maggiore rappresentatività sia con l’impegno in prima fila del pubblico che con il convenzionamento con privati, fondazioni ed associazioni; l’incremento dei servizi alle persone ed alle famiglie; la realizzazione di volumi finalizzati al mantenimento dei caratteri tipo-morfologici dell’insediamento in quelle aree che, a seguito di delocalizzazione volontaria e/o demolizione e/o crollo dell’immobile preesistente, sono cedute al Pubblico.

Abitati storici costieri e di mezza costa. Costituisce la parte superstite dell’insediamento urbano primigenio e comprende i rioni baraccati costruiti dopo il sisma del 1883. L’edificato esistente presenta buone qualità architettoniche, sebbene in mediocre o scarso stato di conservazione. Si riscontra una certa presenza di attività commerciali e di servizio al piano terra. Sono ammessi interventi volti alla conservazione dell’impianto urbano esistente e della destinazione prevalentemente residenziale fermo restando il di- vieto assoluto di nuova edificazione e/o di incremento dell’edificazione esistente, salvo per aree di proprietà pubblica eventualmente volte alla realizzazione di servizi pubblici, nel rispetto delle disposizioni e divieti rivenienti dalla legge e dalla pianificazione sovraordinata e di settore. L’area comprende porzioni del territorio che necessitano di complessivi interventi di rivitalizzazione e riqualificazione, suscettibili di limitate trasformazioni rispettose dei valori storici, artistici e/o ambientali del contesto. Sono in parte articolate in UMI caratterizzate da autonomia morfologico-insediativa e/o funzionale. I Progetti di Riqualificazione Morfologica delle UMI, fermo restando quanto previsto con riferimento agli interventi consentiti, alle prescrizioni, e alle disposizioni di dettaglio della Disciplina attuativa del Piano, devono:

  • individuare e tutelare il carattere identitario nella trama urbanistica, nelle tipologie edilizie e nei ricorrenti caratteri decorativi incluse le relative relazioni contestuali;
  • rispettare il sedime e l’allineamento originario degli edifici storici (ante 1945);
  • ricomporre la morfologia degli edifici di recente formazione per meglio inserirli nel contesto ambientale e paesaggistico storico;
  • conservare e valorizzare i luoghi della memoria collettiva;
  • incentivare il recupero degli immobili esistenti anche mediante il cambio di destinazione in favore di usi più idonei alle esigenze moderne nel rispetto dei divieti imposti dalle presenti norme e del divieto di incremento del carico insediativo, ove ciò sia vietato in attuazione delle disposizioni del PAI.

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