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Sad, Positano contro tutti e vogliono fargli pagare pure le spese dell’avvocato di controparte. Ma c’è chi ha dubbi

La vicenda che coinvolge il Comune di Positano e il Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani (SAD) costa d’ Amalfi  sta generando non poche polemiche e perplessità. La cosa più incredibile è che il SAD vorrebbe far pagare quota dell’avvocato di controparte . In pratica il Comune ha legittimamente fatto ricorso al TAR Campania a Salerno, come abbiamo spiegato ci sono dei buoni motivi per farlo, poi sarà il Giudice a decidere se ha ragione o meno l’amministrazione Guida, ma riteniamo che sia stato doveroso farlo, anche considerando la specificità di Positano e le sue difficoltà non solo logistiche a tener fronte al problema enorme dei rifiuti causati da un flusso notevole del turismo in un paese che ha esigenze particolari. Ebbene che succede? Il SAD decide di costituirsi, in pratica contro il Comune di Positano, e visto che il comune di Positano fa parte del SAD vuole che pure Positano contribuisca a pagare l’avvocato che gli sta contro.

C’è da dire che la posizione di Positano ha cominciato a creare dei dubbi in alcuni comuni e c’è chi , come Praiano, ha contestato il punto in cui Positano debba pagare l’avvocato che gli sta contro.

La posizione del Comune di Positano

Il Comune di Positano, sollevando dubbi di legittimità sull’obbligo di affidare la gestione dei rifiuti a un soggetto unico, si pone in netto contrasto con la maggioranza del consorzio, molti comuni hanno già la Miramare Service e in buona sostanza si mira a far gestire tutta la Costiera amalfitana a questa società, giocoforza insomma . . La critica principale è la mancanza di opzioni alternative: la normativa attuale, secondo l’amministrazione comunale, obbligherebbe Positano a scegliere un gestore senza possibilità di vagliare altre soluzioni. Da qui nasce la volontà di portare la questione davanti a un giudice amministrativo, affinché venga stabilito se la procedura seguita dal consorzio sia realmente legittima o meno.

La richiesta del consorzio

Dall’altra parte, gli altri comuni facenti parte del consorzio, che sostengono l’affidamento al SAD, chiedono a Positano di contribuire comunque alle spese legali. Una richiesta paradossale, considerando che il Comune di Positano dovrebbe, in questo caso, pagare per sostenere una battaglia legale contro se stesso.

L’intervento dei sindacati a far pressione

La cosa che non riusciamo davvero a capire è l’intervento dei sindacati, in pratica paventano che si cambi la gestione del servizio. Che la Miramare service sia affidabile nessuno lo mette in dubbio, professionalità, solvibilità e tutto il resto, nessuno lo mette in discussione, ma perchè pensare che per forza altro soggetto sia peggiore questo non riusciamo davvero a capirlo. Insomma con tutta serenità il Comune ha fatto il ricorso , il Giudice deciderà, e probabilmente alla fine si troverà una mediazione o soluzione che vada bene a tutti, ai comuni, alla Miramare service, ma in particolare ai cittadini. Positano ha avuto comunque il merito di esprimere dei dubbi e di far riflettere, la riconsiderazione di un servizio pubblico e la valutazione complessiva di esso non può che essere vista positivamente nel senso che vagliare bene un rapporto , come quello della gestione dei rifiuti, è un bene per tutti, adottare una scelta già condivisa poteva essere comodo per tutti, ma se questo può presentare degli svantaggi immediati o futuri per i propri cittadini è un dovere dell’amministratore avere dubbi e sottoporli al vaglio.

 

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