Svaligia una casa e poi va al battesimo del figlio: ladro incastrato nel Salernitano

3 settembre 2024 | 12:41
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Svaligia una casa e poi va al battesimo del figlio: ladro incastrato nel Salernitano

Dopo un furto in casa a Vallo della Lucania, un uomo di 46 anni viene arrestato grazie alle immagini di una telecamera mentre festeggia al battesimo del figlio.

Un uomo di 46 anni, originario della provincia di Milano, ha visto confermata la sua condanna agli arresti domiciliari per un furto avvenuto a Vallo della Lucania il 30 aprile 2023. Dopo aver svaligiato una casa con due complici, l’uomo si era diretto al battesimo del figlio.   Nonostante il colpo fosse stato eseguito con precisione, l’arresto non è avvenuto immediatamente.

La sera del furto, i tre ladri sono stati avvistati a bordo di una Toyota, un’auto con caratteristiche molto simili a quella posseduta dall’indagato. Due ore dopo, alle 20:30, i carabinieri hanno identificato il 46enne grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza installata presso un locale dove si celebrava il battesimo del figlio dell’uomo. Le riprese hanno mostrato chiaramente il 46enne e i suoi complici, tutti vestiti con abiti simili a quelli indossati durante il furto. Un parente dell’accusato ha confermato l’identità del soggetto dopo aver visionato il video, rafforzando così le prove contro di lui.

La conferma definitiva è arrivata dal riconoscimento di un parente che ha visto il video e dalle tracce telefoniche che hanno rivelato la presenza del cellulare dell’uomo nella zona del furto durante l’orario incriminato.

Il Tribunale della libertà, basandosi su questi elementi e sulla sua lunga carriera di reati contro il patrimonio, aveva già imposto gli arresti domiciliari. La difesa dell’imputato ha tentato di opporsi in Cassazione, sostenendo che la decisione fosse basata su una valutazione errata delle prove e che altre misure avrebbero potuto essere più appropriate.

La Corte di Cassazione ha però respinto il ricorso, confermando la misura degli arresti domiciliari. I giudici hanno ritenuto che la decisione del Tribunale del riesame di Salerno fosse perfettamente giustificata. Le prove contro l’uomo erano schiaccianti: l’organizzazione del furto, la sua recidiva specifica e la mancanza di fonti di reddito legittime dimostravano chiaramente che era probabile che l’uomo continuasse a commettere reati per il proprio sostentamento.