Ospite di Monica Setta a Storie di Donne al Bivio, Veronica Maya ha condiviso momenti di grande intimità e riflessione personale. Conosciuta per il suo successo nel mondo dello spettacolo, Veronica ha svelato aspetti meno noti della sua vita privata, rivelando come il suo primo incontro con il marito Marco Moraci sia avvenuto proprio a Capri.
Nonostante il primo incontro non avesse scatenato un colpo di fulmine, il tempo ha fatto il suo corso e Veronica si è innamorata profondamente. Lei e Marco, insieme da oltre 15 anni e genitori di Riccardo, Tancredi e Katia, hanno costruito una vita insieme fondata su valori condivisi piuttosto che sull’aspetto fisico. “Ci siamo conosciuti abbastanza tardi, avevamo già entrambi un passato con altre relazioni. Ma in Marco ho riconosciuto una persona di valore”, ha detto Veronica, spiegando come abbiano discusso di famiglia e progetti già poche settimane dopo essersi incontrati. Il loro amore ha portato a ben tre figli e, sebbene non escluda la possibilità di un quarto figlio, ha confessato che se dovesse arrivare, le piacerebbe immensamente: “Io non lo so ma non escludo e se fosse mi piacerebbe immensamente perché io nel mio karma sento il quarto figlio.”
Veronica ha anche aperto il cuore riguardo a un aspetto doloroso della sua vita: la perdita di un bambino. Durante una vacanza in Brasile, ha scoperto di essere incinta, ma purtroppo la gravidanza si è interrotta. Nonostante la difficoltà, è grata per i suoi tre figli e riconosce che quell’esperienza le resterà sempre nel cuore.
Infine, Veronica ha parlato del suo distacco dal mondo della televisione, confessando che a volte, mentre si trovava a Capri, sentiva una profonda mancanza del suo lavoro. “Qualche mattina ero a Capri mi sono svegliata ed avevo il magone ed avevo bisogno di parlare e di piangere e l’ho detto a Marco Moraci ho detto mi manca, mi manca questo lavoro che faccio da vent’anni. Ed anche se so fare altre cose è questa la mia dimensione e quando vedo le persone e mi chiedono ‘a non ci sei più in tv’ ‘non ci vediamo piu’ e il dovermi giustificare mi fa male.”