Sospetti e sequestri a Massa Lubrense: indagato il sindaco e requisito archivio comunale
Sospetti e sequestri a Massa Lubrense: indagato il sindaco e requisito archivio comunale
Il Comune di Massa Lubrense è al centro di una bufera giudiziaria che coinvolge abusi edilizi, presunte irregolarità amministrative e persino il rischio per la pubblica incolumità. L’indagine, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, ha portato a una serie di provvedimenti che gettano ombre sull’operato dell’amministrazione comunale.
Tutto ha inizio con un caso eclatante: l’assessore al condono, Domenico Tizzano, si vede ordinare la demolizione di una villa abusiva costruita ben oltre i termini previsti dalla legge. La casa, che era stata regolarmente condonata, risultava infatti assente da qualsiasi rilievo aerofotogrammetrico precedente al 2012, a dispetto delle dichiarazioni presentate per ottenere il condono.
Ma lo scandalo non si limita al singolo caso di Tizzano. I carabinieri, come riporta Vincenzo Iurillo de “Il Fatto Quotidiano”, hanno proceduto al sequestro dell’archivio comunale, sollevando dubbi sulla gestione della documentazione relativa a numerosi altri interventi edilizi. Il sindaco Lorenzo Balducelli e un dipendente comunale sono finiti nel registro degli indagati, con l’accusa di presunte irregolarità nelle pratiche edilizie.
Parallelamente, sono state poste sotto sequestro alcune opere di messa in sicurezza di una strada, a seguito di segnalazioni sulla loro precaria stabilità. Gli inquirenti sospettano che i lavori siano stati eseguiti in modo non conforme al progetto approvato, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
L’intreccio tra queste vicende ha scatenato un’ondata di sospetti sulla gestione dell’urbanistica a Massa Lubrense. Si teme che il caso Tizzano possa essere solo la punta dell’iceberg e che dietro vi sia un sistema di connivenze e favoritismi.