Abusi edilizi a Massa Lubrense, il comune ordina demolizione al suo assessore Tizzano: «Chiarirò la mia posizione e quella di mio padre»

9 ottobre 2024 | 17:33
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Abusi edilizi a Massa Lubrense, il comune ordina demolizione al suo assessore Tizzano: «Chiarirò la mia posizione e quella di mio padre»

A Massa Lubrense, in penisola sorrentina, è stata emessa un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi contro l’assessore Domenico Tizzano. Il Comune fa un’ordinanza contro il suo assessore. L’articolo è uscito sul “Corriere della Sera” a firma del giornalista Fabrizio Geremicca ed ha fatto il giro della Campania. Il provvedimento del Comune, firmato dal dirigente Giuseppe Maresca il 4 ottobre, riguarda un immobile che sarebbe stato edificato oltre i termini previsti dalla legge per la sanatoria. La casa, secondo l’ordinanza, non compare nelle immagini satellitari e nei rilievi aerofotogrammetrici precedenti al 1997, nonostante sia stata condonata nel 2017 in base alla legge del 1994, che permetteva la sanatoria solo per immobili costruiti prima del 31 dicembre 1993.
L’assessore Tizzano, ingegnere presso la Gori e con precedenti incarichi nel settore edilizio e paesaggistico, è indicato come “proprietario e committente dei lavori”. Il padre, Pasquale Tizzano, risulta essere il “richiedente della concessione edilizia in sanatoria” nel 2017. La vicenda è emersa dopo un sopralluogo della polizia giudiziaria, su delega della Procura di Torre Annunziata, che aveva inizialmente l’obiettivo di verificare cantieri in via La Cava. Durante il controllo gli agenti hanno notato l’immobile sospetto, aprendo così un fascicolo d’indagine.
Domenico Tizzano, interpellato sulla questione, ha dichiarato tramite un messaggio WhatsApp: «Impiegherò tutte le mie energie per chiarire la mia posizione e soprattutto quella di mio padre». Il sindaco Lorenzo Balduccelli, da parte sua, ha commentato brevemente la vicenda, precisando: «So che c’è stato un accesso in quella proprietà, ma non sono io che firmo le ordinanze».
Questo l’articolo di Fabrizio Geremicca
A Massalubrense, in penisola sorrentina, il 4 ottobre il Comune ha indirizzato una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi al suo assessore Domenico Tizzano. Ingegnere in forza alla Gori, il professionista ha avuto la delega alla tutela paesaggistica e al condono dal 2020 allo scorso aprile, quando il sindaco Lorenzo Balduccelli ha revocato tutte le deleghe precedentemente assegnate agli assessori e da gennaio 2016 a maggio 2020, quando non era ancora in giunta, ha ricoperto un incarico di prestazione di servizi tecnici specialistici di supporto al RUP per la definizione dell’istruttoria delle pratiche di sanatoria edilizia.
L’ordinanza di demolizione fa riferimento ad una casa che era stata condonata nel 2017 ai sensi della sanatoria approvata dal Parlamento nel 1994ma che sarebbe stata in realtà edificata ben oltre il termine ultimo per usufruire di quella legge, che era il 31 dicembre 1993. Scrive nel provvedimento del 4 ottobre Giuseppe Maresca, dirigente del Servizio Lavori Pubblici – Urbanistica – Edilizia – Condono Edilizio, Tutela Paesaggistica ed Ambientale: «……il corpo di fabbrica, articolato su due livelli con copertura a più falde inclinate, insistente in particella catastale 757 del foglio 12, per il quale è stata rilasciata Concessione Edilizia in Sanatoria 51/c del 05.10.2017, non si rileva dal rilievo satellitare che riporta data acquisizione immagini 09.2007 e 12.2012, a quello datato 06.2013 e 08.2014: in questi ultimi si rileva una sagoma di manufatto e/o pergolato insistente sull’area di sedime del manufatto oggetto d’accertamento». Prosegue il dirigente: «Inoltre tale corpo di fabbrica non si riscontra dalla restituzione cartografica del rilievo aerofotogrammetrico riferito al gennaio 1997 effettuato dalla Società AEROTOP2000, che si allega, pertanto tale corpo di fabbrica non può essere oggetto di sanatoria edilizia e non può essere stato realizzato nel periodo indicato nella relativa documentazione tecnica – amministrativa, di cui alla Concessione Edilizia in Sanatoria n.ro 51/c, tra il 16.03.1985 ed il 31.12.1993, quindi abusivamente realizzato in epoca successiva, pertanto non assentibile, in quanto illegittimo sotto il profilo ambientale ed urbanistico».
Nella ordinanza l’assessore è indicato come «proprietario e committente dei lavori». C’è poi un secondo destinatario del provvedimento ed è Pasquale Tizzano, il padre di Domenico, che è indicato come «richiedente della concessione edilizia in sanatoria del 5 ottobre 2017». Il provvedimento del Comune è giunto 8 giorni dopo che la polizia giudiziaria, su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, aveva effettuato un sopralluogo nella zona dell’immobile in questione. Era andata per verifiche su cantieri e lavori pubblici in via La Cava ed ha notato la casa della quale, secondo gli inquirenti, non c’era traccia fino a non molti anni fa. Di qui l’accesso e l’apertura di un fascicolo d’indagine.