Qualche giorno fa ci ha lasciato Angelo Stara, profondamente legato alla Costiera Amalfitana nonostante vivesse da anni a Barcellona, in Spagna. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto tra coloro che lo hanno conosciuto e amato, soprattutto a Positano, dove negli anni Settanta fu protagonista della scena musicale locale.
A ricordarlo con affetto è l’avvocato Claudio Cretella, che oggi vive tra Napoli, Positano e New York, ma che negli anni ‘70 condivideva il palco e il by night nei locali notturni di Positano con Angelo. “Con Angelo Stara avevo un rapporto di amicizia e suonavamo in un gruppo”, ricorda Cretella. “Noi facevamo l’entree prima della discoteca, erano tempi meravigliosi, bellissimi. Suonavamo vari pezzi dell’epoca, e ho un ricordo splendid di quei tempi”. Il gruppo, che animava luoghi storici come il Quick Silver e la Fregata, era composto, oltre che da Angelo, da Fabrizio Canosa al basso, Giulio Zuccaro all’organo e Claudio Cretella alla batteria. Un altro nome importante che faceva parte di quelle serate magiche episodicamente era Sean Phillips.
Il legame tra Angelo Stara e la Costiera Amalfitana, e in particolare Positano, va ben oltre la musica. La vita estiva del borgo, con i suoi ritmi lenti e le atmosfere spensierate, era per Angelo e i suoi amici un continuo susseguirsi di momenti di festa e condivisione. “Eravamo sempre lì alla Buca di Bacco, il locale migliore della Costiera”, racconta ancora Claudio. La Buca di Bacco, nel cuore di Positano, era il fulcro della vita notturna, un ritrovo per artisti, musicisti e amanti del dolce vivere. “Era il luogo dove ad accoglierti c’erano grandi personaggi come Nicola e Cesare, davvero un posto unico.”
Positano di quegli anni era una vera leggenda, un mito vivente che oggi ha assunto una forma diversa, ben distante dalle atmosfere sognanti descritte da Murolo nella sua celebre “Scalinatella” o dal film “Leoni al Sole” di Caprioli. Negli anni ‘60 e ‘70, la giornata a Positano iniziava tardi, con lunghe mattinate trascorse al mare, spesso a Laurito, da Adolfo. E poi la sera, tutto ruotava attorno alla Buca di Bacco, dove la musica e la voglia di divertirsi erano protagoniste.
Il ricordo di Angelo è ancora vivo tra coloro che hanno vissuto quegli anni. Solo pochi mesi fa, abbiamo salutato anche suo fratello Cesare, una figura altrettanto importante per la comunità di Positano e per la musica. Di lui, come ci dicono in molti, bisognerebbe scrivere un romanzo.
Ci piacerebbe ricevere dai suoi amici e conoscenti qualche foto o aneddoto che possa aiutarci a ricordare meglio quei tempi dorati. La storia di Angelo, di Cesare e di quegli anni magici merita di essere raccontata e tramandata alle nuove generazioni, affinché non si perda il ricordo di una Positano che fu culla di artisti, musica e sogni.
Se avete un ricordo o una fotografia vi invitiamo a condividerli con noi: direttore@positanonews.it.