Anche i bagni pubblici fanno parte dell’accoglienza in Costiera amalfitana
Una riflessione da tener conto questa di Gaspare Apicella
Ammettiamolo: non è edificante vedere turisti e non all’affannosa ricerca di un bagno per sfogare le proprie esigenze “idrauliche”. Non tutti gli esercizi pubblici sono propensi ad accogliere questi malcapitati perchè, forse giustamente, l’esercente dopo trova alcune sorprese ed è costretto a porre rimedio, per cui la scusa del wc rotto o malfunzionante sta sempre in piedi.
Però la cosa sembra un pò strana : non è giustificata l’assenza di decenti bagni pubblici in centri turistici quali quelli della costa amalfitana (sono eccessivamente pochi) con migliaia di turisti e visitatori che si accalcano quotidianamente.
Ed ecco che transitando per alcuni vicoli di centri minori si avverte subito l’acre puzza (stavamo per dire odore) di “pipi” causato da persone che non hanno resistito all’insistente sintomo di scarico.
Minori, per esempio, ha dei bagni pubblici al corso interno, decenti, ma nella parte più frequentata ne è sprovvista, e qualcuno si domanda sempre più spesso a cosa serve quell’apertura nel bel mezzo della passeggiata al lungomare, con scale di accesso ad uno spazio che, forse, potrebbe accogliere un bagno pubblico.
E’ tutto tanto strano: immaginarsi quei turisti con problemi alla prostata.
Noi abbiamo preso spunto da Enzo Todaro con le sue “punture di spillo”