Archeologia in Penisola Sorrentina. Piazza Veniero

25 ottobre 2024 | 11:01
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Archeologia in Penisola Sorrentina. Piazza Veniero

di lucio esposito

Piazza Veniero, i lavori di valorizzazione archeologica a metà percorso: la città di Sorrento riscopre le sue radici antiche di città imperiale

Sorrento – Proseguono i lavori di valorizzazione e fruizione degli straordinari resti archeologici di piazza Veniero, portati alla luce già nel 2008 e nuovamente al centro di un progetto di recupero che si concluderà ad agosto 2025. A metà del percorso, Sorrento si trova esattamente al “giro di boa” di questa importante iniziativa, con i cantieri aperti e i ritrovamenti finalmente esposti alla luce del sole, offrendo una rara finestra sull’antica Surrentum, città di epoca romana.

Attualmente, il progetto ha già visto l’abbattimento delle strutture moderne costruite nel 2008, con l’obiettivo di garantire visibilità e accessibilità ai resti antichi, in vista di un’estesa riqualificazione dell’area. Nel 2008, il primo ritrovamento fu possibile proprio durante i lavori di ristrutturazione della piazza, quando furono scoperti ambienti che risalgono al I secolo d.C., con pavimenti in signino e affreschi decorati. Tuttavia, l’esigenza di riaprire rapidamente la piazza portò a un’interruzione degli scavi, e la maggior parte delle strutture venne interrata per essere preservata. Ora, con l’obiettivo di valorizzare questi spazi, i lavori di scavo stanno riprendendo per riportare alla luce i dettagli di un complesso architettonico che aveva destato grande interesse tra studiosi e cittadini, come riportato allora dalla rivista Archeologia Viva nel servizio speciale “Sorrento prima e dopo l’eruzione”.

I primi ritrovamenti del 2008 includono una parete con affreschi simili a quelli delle celebri case di Pompei ed Ercolano: raffigurazioni di candelabri, cespugli di acanto e aironi, disegnati su riquadri rossi e blu che testimoniano un’eleganza decorativa rara, ora esposti presso il Museo Georges Vallet di Villa Fondi a Piano di Sorrento. Inoltre, in perfetto stato di conservazione, si trovano ingressi con soglie in marmo, segni dei fori dei cardini delle porte e un’apertura finestrata che si affacciava sul viridario, il giardino interno. Si tratta di un ritrovamento che, a distanza di quindici anni, continua a stupire per la sua eccezionale integrità e che, grazie al nuovo progetto di valorizzazione, sarà finalmente fruibile al pubblico.

Questi lavori di valorizzazione stanno anche permettendo un’analisi approfondita degli strati di scarico, che raccontano l’abbandono e la rioccupazione dell’edificio nel II secolo d.C., dopo che i depositi dell’eruzione del 79 d.C. vennero rimossi. Si tratta di un processo documentato anche in altre zone della penisola sorrentina, che suggerisce la resilienza delle comunità locali. Gli strati contengono ceramiche da mensa, anfore, utensili e monete, segni tangibili di una quotidianità che torna a raccontare la vita dell’antica Surrentum, con la sua fiorente economia e il ruolo di centro commerciale per la penisola sorrentina, estendendosi fino a Stabiae e il golfo di Paestum.

Uno dei traguardi più significativi raggiunti fino a oggi riguarda la ricostruzione della mappa urbana dell’antica città romana. Gli studi hanno consentito l’individuazione degli assi viari principali, i decumani, lungo le attuali via San Cesareo, via Pietà e via San Nicola, e la presenza di edifici termali, un teatro, il foro e le mura sannitiche, che si sviluppavano nell’area che conduceva al santuario di Athena a Punta Campanella. L’archeologia, come dimostrano questi scavi, non solo getta nuova luce sul passato, ma arricchisce anche il presente della comunità sorrentino, che guarda con orgoglio al proprio passato millenario.

Il progetto, previsto in conclusione per agosto 2025, è destinato a trasformare piazza Veniero in un vero e proprio sito archeologico a cielo aperto, offrendo ai residenti e ai visitatori un percorso immersivo attraverso la storia.

Generico ottobre 2024Generico ottobre 2024 Carta Archeologica di Surrentum Prodotta dall’Ispettore Onorario della Soprintendenza Archeologica Prof Mario Russo

lavori piazza venieroGenerico ottobre 2024

Articolo integrale pubblicato si ARCHEOLOGIA VIVA N°131 DEL SETTEMBRE /OTTOBRE 2008

SORRENTO PRIMA E DOPO L’ERUZIONE

Durante i lavori di riqualificazione di piazza Veniero sono tornati in luce a Sorrento (Na) ambienti di un edificio risalente al I sec. d.C. con pavimenti in signino e pareti affrescate (scavo diretto da Tommasina Budetta della Soprintendenza per i Beni archeologici di Napoli e Pompei). Un’intera parete è decorata con pitture simili a quelle delle vicine abitazioni di Pompei ed Ercolano, con riquadri rossi e blu nei quali con tratto sottile sono disegnati candelabri, cespi di acanto e aironi. Straordinaria è la conservazione degli ingressi segnati da soglie di marmo, con tracce dei fori per i cardini e di una finestra intonacata che si apriva sul viridario. Lo scavo ha consentito il recupero dei materiali negli strati di scarico che hanno segnato l’abbandono del l’edificio. Infatti, come si riscontra in altre aree archeologiche della penisola sorrentina, gli strati dell’eruzione del 79 d.C., che seppelli i più noti centri vesuviani, vennero rimossi, attestando una rioc- cupazione del sito nel II sec. d.C. Riemerge così la vita dell’antica  Surrentum: ceramica da mensa, anfore, utensili, monete, raccolti negli spazi abitativi ricolmati non più dai lapilli dell’eruzione pliniana, ma da scarichi di materiale edile di varie epoche successive. Surrentum rappresentava il centro economico dell’intera penisola sorrentina, confinante con il territorio di Stabiae e, dall’altro lato, con l’agro picentino e il golfo di Posidonia/Paestum. Le nuove scoperte si aggiungono all’intenso lavoro già effettuato dall’Ufficio Scavi di Sorrento, che ha consentito di ricostruire l’antica pianta della città, celata sotto il centro attuale. La carta archeologica consente ora di individuare gli assi stradali che disegnavano stretti e lunghi isolati attraversati dai decumani (le strade principali est-ovest), corrispondenti alle attuali via S. Cesareo, via Pietà, via S. Nicola. Inoltre, sono stati ubicati edifici termali, teatro, foro e l’antico circuito murario di età sannitica. Nel loro complesso i rinvenimenti di piazza Veniero consentono di disegnare due isolati dell’antica città sul versante occidentale, nella parte che conduceva al santuario di Athena a Punta Campanella.

Generico ottobre 2024Generico ottobre 2024

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