Archeologia in Penisola Sorrentina. Piazza Veniero
Articolo integrale pubblicato si ARCHEOLOGIA VIVA N°131 DEL SETTEMBRE /OTTOBRE 2008
SORRENTO PRIMA E DOPO L’ERUZIONE
Durante i lavori di riqualificazione di piazza Veniero sono tornati in luce a Sorrento (Na) ambienti di un edificio risalente al I sec. d.C. con pavimenti in signino e pareti affrescate (scavo diretto da Tommasina Budetta della Soprintendenza per i Beni archeologici di Napoli e Pompei). Un’intera parete è decorata con pitture simili a quelle delle vicine abitazioni di Pompei ed Ercolano, con riquadri rossi e blu nei quali con tratto sottile sono disegnati candelabri, cespi di acanto e aironi. Straordinaria è la conservazione degli ingressi segnati da soglie di marmo, con tracce dei fori per i cardini e di una finestra intonacata che si apriva sul viridario. Lo scavo ha consentito il recupero dei materiali negli strati di scarico che hanno segnato l’abbandono del l’edificio. Infatti, come si riscontra in altre aree archeologiche della penisola sorrentina, gli strati dell’eruzione del 79 d.C., che seppelli i più noti centri vesuviani, vennero rimossi, attestando una rioc- cupazione del sito nel II sec. d.C. Riemerge così la vita dell’antica Surrentum: ceramica da mensa, anfore, utensili, monete, raccolti negli spazi abitativi ricolmati non più dai lapilli dell’eruzione pliniana, ma da scarichi di materiale edile di varie epoche successive. Surrentum rappresentava il centro economico dell’intera penisola sorrentina, confinante con il territorio di Stabiae e, dall’altro lato, con l’agro picentino e il golfo di Posidonia/Paestum. Le nuove scoperte si aggiungono all’intenso lavoro già effettuato dall’Ufficio Scavi di Sorrento, che ha consentito di ricostruire l’antica pianta della città, celata sotto il centro attuale. La carta archeologica consente ora di individuare gli assi stradali che disegnavano stretti e lunghi isolati attraversati dai decumani (le strade principali est-ovest), corrispondenti alle attuali via S. Cesareo, via Pietà, via S. Nicola. Inoltre, sono stati ubicati edifici termali, teatro, foro e l’antico circuito murario di età sannitica. Nel loro complesso i rinvenimenti di piazza Veniero consentono di disegnare due isolati dell’antica città sul versante occidentale, nella parte che conduceva al santuario di Athena a Punta Campanella.
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