Capri: I giovani si organizzano in gruppi di acquisto per mettere su famiglia “Compriamo ville e le frazioniamo”
Capri: I giovani si organizzano in gruppi di acquisto per mettere su famiglia “Compriamo ville e le frazioniamo”
Capri, l’isola iconica famosa in tutto il mondo per la sua bellezza e per essere una meta turistica d’élite, sta affrontando una nuova sfida: la difficoltà per i giovani di trovare casa. Le famiglie dell’isola, soprattutto i giovani desiderosi di mettere su famiglia, sono alle prese con un mercato immobiliare caratterizzato da prezzi altissimi e una crescente mancanza di soluzioni abitative accessibili. Tuttavia, proprio da questi ostacoli sta nascendo una risposta creativa e solidale: la formazione di gruppi di acquisto per frazionare le grandi ville e ricavare appartamenti, permettendo così a più famiglie di stabilirsi sull’isola.
Il problema delle case e l’emigrazione silenziosa dei proprietari storici
Negli ultimi anni, molte delle lussuose ville sull’isola sono state messe in vendita. Questi immobili, un tempo acquistati da ricchi proprietari provenienti principalmente da Napoli o Roma, stanno perdendo il loro ruolo di seconde case. Gli acquirenti originali stanno invecchiando e, con loro, sta scomparendo la tradizione di tramandare questi patrimoni familiari ai figli, spesso disinteressati a vivere stabilmente a Capri. Le nuove generazioni non sono disposte a farsi carico dei costi elevati di manutenzione e gestione di queste proprietà, spingendo così molte famiglie a venderle.
“Le ville sono difficili da mantenere e i nostri figli non vogliono vivere sull’isola,” afferma un ex proprietario romano. “Le spese sono troppo alte, e il turismo non è sufficiente a giustificarle.” Questo cambiamento generazionale ha aperto uno spiraglio per i giovani capresi, che vedono nelle ville frazionate una speranza concreta per restare sull’isola.
I giovani si organizzano: i gruppi di acquisto
Data l’impossibilità di accedere ai prezzi del mercato immobiliare tradizionale, i giovani di Capri e Anacapri hanno iniziato a organizzarsi in gruppi di acquisto, unendo le forze per acquistare e suddividere le grandi ville in più appartamenti. Questa strategia permette loro di affrontare i costi collettivamente e di ottenere una soluzione abitativa adeguata per le loro famiglie.
Un giovane di Anacapri racconta: “Non riuscivamo più a sposarci perché non trovavamo casa. Così abbiamo deciso di organizzarci in gruppi, frazionando le ville in vari appartamenti. In questo modo possiamo restare qui e costruire il nostro futuro.” Questa nuova forma di cooperazione tra i giovani non solo risponde a una necessità economica, ma rappresenta anche un modo per mantenere vive le comunità locali, che altrimenti rischierebbero di vedere le nuove generazioni emigrare verso altre città o l’Italia continentale.
Anacapri in crescita e il ruolo della comunità
Anacapri, il comune situato nella parte più alta dell’isola, sta vivendo un momento di crescita. Nonostante le difficoltà, i residenti vedono con ottimismo il futuro, grazie anche alla volontà dei giovani di restare e contribuire allo sviluppo della comunità. Tuttavia, non tutto è roseo: di recente, la comunità ha dovuto fare i conti con la partenza del parroco don Nello, che ha lasciato un segno profondo tra i giovani.
“Don Nello ha fatto molto per noi giovani,” racconta un residente di Anacapri. “Ci dispiace che sia stato trasferito a Vico Equense, ma continuiamo a portare avanti il suo lavoro e i suoi insegnamenti. Speriamo che, con il tempo, riusciremo a creare una comunità ancora più forte e coesa.”
La storia di Capri e dei suoi giovani dimostra come anche in una località tanto ambita come quest’isola, la sfida dell’abitare sia una questione complessa. Tuttavia, l’intraprendenza delle nuove generazioni capresi, la loro capacità di unirsi per affrontare insieme i problemi e la volontà di mantenere viva l’identità dell’isola, stanno tracciando una via innovativa per il futuro di Capri e Anacapri.
Mentre il turismo internazionale continua a crescere e i visitatori affollano le strade durante la stagione estiva, dietro le quinte si sta sviluppando un movimento silenzioso ma potente, che punta a preservare la vita autentica dell’isola, quella delle famiglie che vogliono restare, lavorare e crescere i loro figli su questo lembo di terra sospeso tra mare e cielo.