Capri si ribella: i sindaci chiedono al governo di intervenire sull’overtourism

Capri, da sempre icona del turismo di lusso, è in prima linea nella battaglia contro l’overtourism. Il sindaco Paolo Falco ha lanciato un appello al governo centrale, chiedendo una legge ad hoc che conferisca ai comuni maggiormente colpiti dal turismo di massa poteri più ampi per gestire il fenomeno.
La richiesta, come riporta Repubblica, è nata all’indomani di un convegno sull’impatto del turismo sul futuro delle destinazioni, tenutosi proprio a Capri. L’isola, infatti, soffre di una densità turistica record, con oltre 1200 persone per chilometro quadrato nei periodi di alta stagione.
“Non possiamo più rimanere a guardare“, ha dichiarato Falco. “Abbiamo bisogno di strumenti concreti per affrontare problemi come la gestione degli afflussi, le nuove aperture di attività e la sicurezza del territorio.”
Il tema dell’equilibrio tra turismo e qualità della vita è stato al centro del dibattito. Mentre il turismo è una risorsa economica fondamentale, l’eccessivo afflusso di visitatori può mettere a dura prova le infrastrutture, l’ambiente e la vivibilità delle città.
La ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha riconosciuto la gravità del problema, ma ha espresso perplessità sulla necessità di conferire maggiori poteri ai sindaci. La ministra ha invece puntato sulla diversificazione dell’offerta turistica e sull’utilizzo delle tecnologie per prevedere e gestire i flussi.
Altri sindaci di località turistiche, come Venezia e Firenze, hanno sostenuto la richiesta di Capri, sottolineando la necessità di un intervento legislativo a livello nazionale.