Castellammare: operaio muore, Fincantieri condannata a risarcire un milione di euro
Castellammare: operaio muore, Fincantieri condannata a risarcire un milione di euro
Il Tribunale di Torre Annunziata ha condannato Fincantieri a versare un maxi risarcimento di un milione di euro alla famiglia di un operaio, vittima dell’esposizione all’amianto.
L’uomo, deceduto a soli 58 anni per un mesotelioma pleurico, aveva lavorato per anni nello stabilimento di Castellammare di Stabia, dove l’amianto era presente ovunque, dalle coibentazioni alle tubature. Nonostante i rischi fossero noti, l’azienda non avrebbe adottato le misure di sicurezza necessarie, esponendo i lavoratori a un pericolo mortale.
La perizia medico-legale ha confermato che l’operaio ha manipolato amianto friabile senza alcuna protezione, inalando le pericolose fibre che hanno lentamente avvelenato il suo organismo. Una morte annunciata, a cui si è aggiunta la tragedia di un’intera famiglia, segnata da un lutto profondo e da una battaglia legale durata anni.
L’amianto, un tempo considerato un materiale miracoloso, si è rivelato un killer silenzioso. Le sue fibre, invisibili a occhio nudo, possono causare gravi malattie anche a distanza di decenni dall’esposizione. E le conseguenze si fanno sentire ancora oggi, con migliaia di persone che ogni anno muoiono a causa di tumori legati all’asbesto.