Cava de Tirreni furto in appartamento e per l’ennesima volta alla tabaccheria in Via della Repubblica
Cava de Tirreni furto in appartamento e per l’ennesima volta alla tabaccheria in Via della Repubblica
Tentano di scassinare la saracinesca del tabacchi ma entra in funzione l’allarme e scappano. È accaduto la notte scorsa sulla statale 18 all’incrocio di via Della Repubblica. Si tratta dell’ennesimo tentativo andato male allo stesso negozio. «Subiamo almeno un tentativo l’anno – spiega la proprietaria, Lia Castiello – con la pandemia c’era stata una pausa ma ora sono tornati. Non sono riusciti a rubare, ma come al solito già la mole dei danni che arrecano sono per noi un’uscita considerevole». E continua: «Dalle telecamere in funzione abbiamo visto che erano in quattro ed irriconoscibili perché erano incappucciati. Hanno tentato con un piede di porco ed altri attrezzi di scassinare la saracinesca e in più hanno rotto lo sportellino per azionarla. Appena è scattato l’allarme sono scappati ad attenderli c’era un complice alla guida di una Toyota. Non capiamo come sia possibile che nessuno dei vicini abbia sentito qualcosa eppure si lamentano degli schiamazzi di ubriachi o della movida». Sempre ieri è stato messo a segno un furto in un appartamento a Sant’Anna, portati via oro e gioielli. Intanto Meridione Nazionale critica l’operato dell’amministrazione in tema di sicurezza. «Le parole del sindaco sono inaccettabili. Affermare che siamo “nella media degli anni scorsi” non solo minimizza il problema ma dimostra una totale mancanza di comprensione e attenzione verso i cittadini che vivono nell’angoscia di subito reati predatori nelle proprie case», spiega Ivana Carpentieri, coordinatrice cittadina del movimento Meridione Nazionale. A farle eco il coordinatore regionale Alfonso Senatore: «Questa giunta ha dimostrato di non essere all’altezza. Invece di rassicurare la popolazione dovrebbero agire. La situazione è fuori controllo. Serve un intervento più deciso delle forze dell’ordine, con l’ausilio di reparti specializzati e, se necessario, dell’Esercito».