Chiara Ferragni: chiusa l’inchiesta, l’accusa è di “truffa aggravata”

4 ottobre 2024 | 13:49
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Chiara Ferragni: chiusa l’inchiesta, l’accusa è di “truffa aggravata”

Un nuovo capitolo si apre nel complesso mondo dell’influencer marketing. Chiara Ferragni è infatti finita nel mirino della Procura di Milano, che ha chiuso le indagini e sta per chiedere il rinvio a giudizio dell’imprenditrice digitale e di altre tre persone per truffa aggravata.

Al centro dello scandalo, le famose collaborazioni con marchi come Balocco e Dolci Preziosi per la creazione di prodotti a edizione limitata, come il pandoro “Pink Christmas” e le uova di Pasqua a marchio Ferragni. Secondo l’accusa, le campagne pubblicitarie legate a questi prodotti avrebbero ingannato i consumatori, promettendo benefici e iniziative benefiche che non sarebbero state interamente mantenute.

L’ingiusto profitto che sarebbe stato realizzato grazie a queste presunte truffe ammonterebbe a oltre 2,2 milioni di euro. Oltre a Ferragni, sono coinvolti nell’inchiesta anche il suo ex collaboratore Fabio Damato, Alessandra Balocco, titolare dell’azienda produttrice del pandoro, e Franco Cannillo della Dolci Preziosi.

Gli avvocati di Chiara Ferragni hanno espresso fiducia nella giustizia, sottolineando che la questione è già stata affrontata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con le società della influencer che hanno versato una cospicua somma per risolvere la controversia. Nonostante ciò, la Procura ha deciso di proseguire con l’accusa, e gli avvocati stanno ora valutando le prossime mosse difensive.

Il caso Ferragni getta una nuova luce sul mondo dell’influencer marketing, sollevando interrogativi sulla trasparenza delle collaborazioni e sulla responsabilità degli influencer nei confronti dei propri follower. La vicenda potrebbe avere importanti implicazioni per il settore, spingendo verso una maggiore regolamentazione e una maggiore attenzione alla veridicità delle informazioni fornite dagli influencer.