Comitato per il referendum a Maiori sul depuratore, mentre il Comune “tira a stancare” le speranze di Mario Civale
Maiori in Costiera amalfitana è teatro da mesi e mesi dello scontro contro il depuratore, ma il sindaco Capone, la Provincia di Salerno, l’Ausino e la Regione Campania non si smuovono, in effetti ha ragione Gaspare Apicella, “tirano a stancare” i cittadini della costa d’ Amalfi che non son per niente di indole battagliera. Ma vediamo gli ultimi aggiornamenti di Gaspare
Ai cittadini di Maiori, che guardano con simpatia al Comitato che chiede il referendum, interessa molto l’affaire convogliatore-depuratore delle acque reflue del comprensorio.
Come è noto il Comitato non trova accoglienza e corrispondenza sufficiente nell’Ente Comune di Maiori che, secondo buona parte della cittadinanza “tira a stancare”, cioè confida nella lentezza burocratica per arrivare al punto di non ritorno, cioè per arrivare alla decadenza possibile dell’istanza
E’ caduta, scivolata l’apprensione per il fantomatico e ridicolo e dannoso e rivoluzionario costruendo (MAI!) tunnel Minori-Maiori, perchè secondo i cittadini maioresi, è un problema (ca s’anna chiangnere loro, cioè i culi bianchi) che non troppo danneggia esteticamente se non per il grande ingombro al porto di materiali e mezzi rumorosi.
Per il depuratore i maioresi insistono sul fatto che Maiori diventerebbe la “cloaca massima” del comprensorio interessato.
Questo è il pensiero raccolto di un professionista molto impegnato, come di tanti altri
Ma il presidente del Comitato, che conta come è noto 58 membri, molti dei quali professionisti del posto, confida nel buon esito dello studio del caso intrepreso dall’ente di controllo in seno alla Regione. Secondo il prof. Mario Civale, questo ultimo ingresso nel problema dell’ente regionale fa ben sperare, anche perchè l’avocazione dell’operazione è sintomo di studio accurato, attento ed approfondito, nonchè celere.