
Il settore delle crociere si trova al centro di un dibattito sempre più acceso sull’overtourism
Da un lato, rappresenta un comparto economico di grande rilevanza, capace di generare importanti ricadute positive per le destinazioni turistiche. Dall’altro, come riporta Il Mattino, le grandi navi da crociera sono spesso accusate di contribuire al sovraffollamento di alcune città e di avere un impatto ambientale significativo.
Secondo l’organizzazione, la pianificazione degli itinerari avviene con largo anticipo, consentendo alle destinazioni di organizzarsi adeguatamente per accogliere i turisti. Inoltre, le crociere rappresenterebbero solo una piccola percentuale del turismo mondiale.
Il ministro del Turismo italiano, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza del settore crocieristico per l’economia italiana ma ha anche ribadito la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze delle compagnie di navigazione e quelle delle comunità locali.
Le compagnie di crociera, da parte loro, si impegnano a collaborare con le autorità locali per gestire al meglio i flussi turistici. Leonardo Massa di MSC Crociere ha sottolineato l’importanza della programmazione anticipata degli itinerari e l’impegno del settore nella sostenibilità ambientale. Alessandro Carollo di Royal Caribbean ha invece invitato a una maggiore collaborazione con le realtà locali e si è mostrato critico nei confronti di alcune politiche restrittive adottate da alcune destinazioni.
Uno studio di McKinsey & Company ha evidenziato come il turismo mondiale sia in costante crescita e come alcune destinazioni stiano faticando a far fronte all’aumento della domanda. Dubrovnik, ad esempio, è stata citata come la destinazione con il maggior numero di pernottamenti per chilometro quadrato al mondo.
In conclusione, il dibattito sull’impatto delle crociere sull’overtourism è ancora aperto. Da un lato, le compagnie di navigazione si impegnano a ridurre il proprio impatto ambientale e a collaborare con le autorità locali. Dall’altro, le comunità locali chiedono misure più stringenti per limitare il numero di turisti e proteggere il proprio patrimonio culturale.
È evidente che è necessario trovare un equilibrio tra le esigenze economiche e quelle ambientali e sociali. Una soluzione potrebbe essere quella di promuovere un turismo più sostenibile e di distribuire i flussi turistici su un numero maggiore di destinazioni.