Giulia Manfrini, la surfista trafitta da un pesce spada

20 ottobre 2024 | 20:18
Share0
Giulia Manfrini, la surfista trafitta da un pesce spada

Giulia Manfrini, la surfista-influencer trafitta  in Indonesia da un pesce spada

Giulia Manfrini, la surfista-influencer uccisa in Indonesia da un pesce spada Sconcerto per la morte della 36enne che si stava allenando con la sua tavola al largo delle isole Mentawai

Giulia Manfrini, la surfista-influencer uccisa in Indonesia da un pesce spada La passione di Giulia Manfrini per il surf e la tavola era arrivata quando era giovanissima dopo essersi avvicinata a questo sport a solo 15 anni. Uno dei luoghi preferiti era proprio l’Indonesia: “Adoro la natura selvaggia di Sumatra” raccontava la 36enne morta trafitta da un pesce spada proprio mentre era su una delle isole dell’arcipelago.

Giulia Manfrini, la surfista-influencer uccisa in Indonesia da un pesce spada Una passione per il surf e la tavola che Giulia Manfrini coltivava da giovanissima dopo essersi avvicinata a questo sport quando aveva solo 15 anni. Prima era stata una tavola da snowboard con la quale aveva vinto anche diversi premi, poi quella da surf.

Giulia Manfrini, la surfista-influencer uccisa in Indonesia da un pesce spada Un amore  per il surf, che aveva portato la donna, originaria di Venaria Reale, nel Torinese, a spostarsi di continuo. Da qualche tempo aveva scelto come base il Portogallo per allenarsi con le onde più alte d’Europa ma spesso era nel sud est asiatico dove aveva lavorato anche come istruttrice di surf a Bali.

Giulia Manfrini, la surfista-influencer uccisa in Indonesia da un pesce spada Aspettando l’onda perfetta.   “Per quanto riguarda il surf, adoro la natura selvaggia del Nord Sumatra: la foresta pluviale lì è così primordiale e meravigliosa. Amo sedermi con pochi amici, ascoltando solo i suoni e aspettando il momento che so già sarà perfetto e che mi regalerà soddisfazioni” aveva raccontato alcuni anni fa Giulia Manfrini.

La trentaseienneera in Indonesia per surfare nelle acque dell’Oceano Pacifico e, a quanto riporta la polizia di Siberut, venerdì si trovava nelle acque dell’area di Bengbeng sull’isola di Masokut.

Alexandre Ribas e Massimo Ferro, due testimoni del tragico incidente, sono riusciti a raggiungere Giulia per riportarla a nuoto a riva, ma i soccorsi Centro sanitario Pei Pei Pasakiat Taileleu sono stati vani perché la ferita di cinque centimetri nella parte superiore sinistra del torace, inferta dal pesce, è stata fatale.        (Fonte Fanpage)