Guercino e l’Era Ludovisi: Il Barocco Romano in Mostra alle Scuderie del Quirinale

31 ottobre 2024 | 10:59
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Guercino e l’Era Ludovisi: Il Barocco Romano in Mostra alle Scuderie del Quirinale

Un viaggio nel cuore dell’arte del Seicento attraverso 122 capolavori: una celebrazione dell’arte, del potere e della cultura sotto il pontificato Ludovisi

Roma — Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, le Scuderie del Quirinale ospitano la mostra “Guercino. L’era Ludovisi a Roma”, una rassegna unica e senza precedenti che celebra uno dei momenti più intensi e influenti della storia artistica italiana: il pontificato di Gregorio XV e la scena artistica romana del Seicento. Curata da Raffaella Morselli e Caterina Volpi, questa esposizione offre al pubblico una visione inedita e immersiva del periodo d’oro del Barocco romano, mettendo in primo piano l’opera di Giovanni Francesco Barbieri, noto come Guercino, uno dei protagonisti più brillanti di quegli anni.

Un evento di respiro internazionale

La mostra, risultato di un progetto scientifico rigoroso e di ampio respiro internazionale, si avvale della collaborazione di istituzioni di spicco come il Museo Nazionale Romano, le Gallerie degli Uffizi e i Musei Capitolini, oltre a prestiti di grande valore provenienti da ben 68 collezioni e musei di fama mondiale. Con oltre 120 opere esposte, il percorso espositivo guida il visitatore attraverso i grandi temi e le innovazioni culturali che hanno reso celebre l’epoca Ludovisi, un momento storico breve ma decisivo per l’evoluzione del Barocco.

Il ruolo centrale di Guercino nell’era Ludovisi

La mostra pone Guercino al centro di una gara artistica unica, che vide la partecipazione di grandi nomi dell’arte, tra cui Guido Reni, Domenichino, Lanfranco, e altri straordinari talenti del periodo come Van Dyck, Bernini e Poussin. Nella Roma del pontificato Ludovisi, Guercino emerse come l’artista prediletto di Papa Gregorio XV, il quale lo volle a Roma fin dall’inizio del suo pontificato. Il percorso espositivo offre un’immersione completa nell’evoluzione dello stile di Guercino: dalle influenze emiliane e venete che contraddistinsero la sua formazione, fino alla maturità artistica raggiunta durante il periodo romano, con opere ricche di drammaticità, movimento e un’inconfondibile tavolozza cromatica.

Capolavori da ogni angolo del mondo

Nelle dieci sale della mostra, dipinti, sculture, disegni e stampe raccontano le ambizioni e l’eccezionale visione artistica di una Roma in trasformazione. L’allestimento include opere di straordinario prestigio, come la riproduzione in grandezza naturale della “Sepoltura di Santa Petronilla” del Guercino, un’opera simbolo del successo del pittore emiliano presso Papa Gregorio XV. Altrettanto affascinante è la riproduzione della “Gloria di San Crisogono,” prestito della Factum Foundation che, attraverso tecnologie all’avanguardia, ha riportato a Roma una delle opere più rappresentative dell’artista, oggi conservata in Inghilterra.

La Villa Ludovisi e l’arte classica

Un altro aspetto di rilievo della mostra è l’omaggio alla Villa Ludovisi, custode di una delle collezioni più straordinarie del Seicento. Il pubblico può ammirare capolavori come l’Ares Ludovisi, prestito del Museo Nazionale Romano, che testimoniano l’amore per l’antico di Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV, e il suo importante ruolo di mecenate e cardinale.

Un’esperienza immersiva

I visitatori potranno immergersi nei fasti della Roma barocca grazie a un sofisticato allestimento che include installazioni come Speculum di Gabriele Giani, in cui intelligenza artificiale e realtà aumentata restituiscono i capolavori in una visione che rievoca il passato proiettandolo nel presente. Per la prima volta, inoltre, sarà possibile visitare ambienti del Casino dell’Aurora, tra cui la sala con la celebre Aurora del Guercino, grazie alla collaborazione della famiglia Boncompagni Ludovisi.

Le dichiarazioni dei curatori

Mario De Simoni, Direttore Generale delle Scuderie del Quirinale, ha definito la mostra come un’introduzione simbolica all’anno giubilare, sottolineando l’importanza culturale e politica del pontificato Ludovisi per i valori universali e per il dialogo tra culture. “È una mostra di forte impatto visuale,” ha dichiarato Matteo Lafranconi, Direttore delle Scuderie, “e un’occasione unica per un pubblico vasto di scoprire un periodo cruciale della storia dell’arte.”

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