Ischia.Stalking e lesioni personali a carico dell’ex coniuge: l’incubo e le condotte persecutorie
Nel pomeriggio di mercoledì, personale della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – IV Sezione Indagini – violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione, ha dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli a carico di un soggetto gravemente indiziato dei reati di stalking e lesioni personali a carico dell’ex coniuge.
La citata misura è stata eseguita al termine di una lunga e impegnativa attività d’indagine, condotta dagli agenti del Commissariato di Ischia, che è scaturita a seguito di una richiesta di ammonimento, ex art. 8 D.L. 11/2009, presentata da una giovane donna ischitana poiché lamentava reiterate e illegittime condotte di stalking ad opera dell’ex marito, tali da costringerla a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, ingenerando nella stessa il fondato e costante timore per la propria incolumità nonché un conseguente e perdurante grave stato di ansia e di paura.
Nonostante l’immediato avvio del procedimento amministrativo finalizzato al “contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”, l’uomo ha continuato nelle citate condotte persecutorie, concretizzatesi sia con pedinamenti che con aggressioni verbali e fisiche tuttavia mai denunciate dalla donna perché timorosa di incrinare i già instabili rapporti con l’ex marito; al predetto, inoltre, era stato applicato il c.d. “braccialetto elettronico antistalking”, con il quale era stato inibito l’avvicinamento alla vittima in un raggio inferiore ai 500 metri, ciononostante lo stesso aveva reiteratamente violato tale obbligo.
L’escalation di violenza ha raggiunto il suo apice nella scorsa estate allorquando la donna era rimasta vittima di una violenta e brutale aggressione sia verbale che fisica tanto da costringerla a fare ricorso alle cure mediche in ospedale.
Le attività d’indagine hanno dunque consentito di cristallizzare una esatta e completa ricostruzione degli eventi penalmente rilevanti.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.