Lettere da Piano di Sorrento – A che punto stiamo?
Lettere da Piano di Sorrento – A che punto stiamo?
Negli ambienti si parla già del voto regionale che dovrebbe svolgersi nella prossima primavera, od al più tardi, nei primi mesi del 2026. In questo momento stiamo vivendo l’angoscia di due eventi bellici che hanno sparso tantissimo sangue innocente, eventi sui quali aleggia sempre lo spettro di una possibile terza guerra mondiale, con tutte le prevedibili ed imprevedibili conseguenze. La parola Pace sembra trovar posto soltanto nelle preghiere di Papa Francesco e lo scandaloso massacro di persone sostanzialmente vive nell’indifferenza generale. E di fronte a questo stato di cose c’è chi pensa a candidarsi per la Regione. Ma l’abbiamo capito o no che la gente non va più a votare perché è totalmente sfiduciata nella politica (si fa a fatica a raggiungere il 50 % dei votanti ed i giovani soprattutto sono delusi per come si fa politica oggi). Ma l’abbiamo capito che occorre cambiare sistema di vita, infondere speranza in chi ci deve votare, dare esempio di rettitudine, onestà, quel filo sottile di rigore etico come lo volevano i nostri precedenti parlamentari, come Enrico Berlinguer e tanti altri. Invece si continuano gli inciuci, le pastette, i brogli, a qualsiasi livello. Che esempio stiamo dando alle giovani leve, al futuro della Nazione? Si stracciano articoli fondamentali del nostro Codice Penale, favorendo così la Malavita, si ostacolano le investigazioni, come le intercettazioni che in passato hanno favorito, raccogliendo prove per la loro colpevolezza, la cattura di criminali; si prospettano condoni, si aboliscono reati e si inseriscono norme molto discutibili. Nel contempo riappaiono sulla scena politici in passato condannati e che hanno la faccia tosta di esprimere saccenza gratuita; ministri in carica vengono indagati ed accusati ma non sentono la necessità di dimettersi. Vengano premiati coloro che non hanno fatto nulla per farsi premiare, anzi si sono resi colpevoli di reati gravi come truffe ed evasioni fiscali. Fuoriusciti di un partito subito vengono accolti in altri, indipendentemente dalle loro condotte poco reprensibili, si accettano le candidature di altri…in odore di santità. I reati ambientali che hanno causato danni alla salute o veri e propri disastri naturali si convogliano nei binari della prescrizione, e così via.
E non si capisce che con questo modo operante e continuando su questa strada la gente preferisce disertare le urne.
(avv. Augusto Maresca)