Ludovico Imperiale, coca e Van Gogh, gli affari fra Castellammare di Stabia, Sorrento e il mondo in un articolo di Vincenzo Iurillo su Il Fatto

5 ottobre 2024 | 11:26
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Ludovico Imperiale, coca e Van Gogh, gli affari fra Castellammare di Stabia, Sorrento e il mondo in un articolo di Vincenzo Iurillo su Il Fatto

Ludovico Imperiale, coca e Van Gogh, gli affari fra Castellammare di Stabia, Sorrento e il mondo in un articolo di Vincenzo Iurillo su Il Fatto Quotidiano. Ricordiamo il 10 la presentazione del libro a Sorrento

Ludovico Imperiale e Pasquale Iurillo tra gli anni 70 e 80 sono stati soci in affari a Castellammare di Stabia, in una concessionaria di automobili Chrysler-Talbot e in altre imprese. Il figlio di Ludovico, Raffaele Imperiale, ha deciso le sorti della faida camorristica di Scampia rifornendo di cocaina e armi gli Scissionisti, ha ricettato due tele di Van Gogh rubate ad Amsterdam e le ha usate e restituite per contrattare e ottenere un forte sconto di pena, e poi è diventato uno dei più potenti narcotrafficanti del mondo. Da condannato latitante, si è seduto a Dubai ai vertici del tavolo di un cartello internazionale capace di movimentare per anni in Europa – tra un clic sul pc e una chat sul criptofonino – quattrocento tonnellate di droga al mese, merce dal valore complessivo di 23 miliardi di euro. Il figlio di Pasquale, Vincenzo, ha avuto Ludovico Imperiale come padrino di battesimo, è andato a lavorare come giornalista di cronaca giudiziaria al Fatto quotidiano, organizza rassegne letterarie improntate ai valori antimafia e firma l’articolo che state leggendoCONTINUA SU IL FATTO CLICCANDO QUI