Massa Lubrense, sequestro choc a Via la Cava. Era stata oggetto di lavori pubblici. Tensione e silenzi della politica
Massa Lubrense, sequestro choc a Via la Cava. Era stata oggetto di lavori pubblici. Tensione e silenzi della politica . Ieri a Sorrento un momento di nervosismo in seguito a una domanda, e ci dispiace perché quello che volevamo e solo avere qualche riflessione sulle dimissioni o meno dell’assessore, non che dobbiamo chiedere “prima” di scrivere. In ogni caso scriviamo sempre partendo dalla presunzione di innocenza, anzi a volte le dimissioni sono un gesto nobile volto anche a potersi difendere meglio. Anche le minoranze, in generale molto attive, non parlano, aspettano a martedì quando ci sarà consiglio comunale che Positanonews seguirà. Come tutti i giornali del mondo se vi sono notizie di rilievo riportiamo quelle che dicono altri giornali, se hanno ovviamente i titoli e le consistenze e sono consolidati, come il Corriere e il Mattino, per esempio , che stanno parlando della vicenda dell’assessore che , ripetiamo, potrà essere tranquillamente anche assolto da tutte le accuse o vincere ricorso al Tar Campania a Napoli, ma la vicenda lascia basiti e fa notizia. Se ne parlerà martedì in Consiglio Comunale, speriamo con serenità. Intanto un intervento ancora più grave è il sequestro di Via Le Cave, la stessa dove si trova la casa dell’assessore. I lavori per la messa in sicurezza della frana non sono a norma secondo la Procura presso il Tribunale di Torre Annunziata e scatta il sequestro di un tratto della strada. Non esisterebbe «solo» una questione di abusivismo edilizio in territori vincolati nella zona collinare di Massa Lubrense, ma vere e proprie irregolarità in alcuni lavori pubblici. È questa l’ipotesi che ha spinto la Procura di Torre Annunziata a disporre immediatamente il sequestro di un tratto di via La Cava, lì dove erano stati eseguiti negli ultimi tre anni i lavori di messa in sicurezza in seguito ad una frana. Tra villette abusive tra cui proprio quella dell’assessore Domenico Tizzano , che , ripetiamo, ha la presunzione di innocenza fino a condanna, che potrebbe essere anche assoluzione, ma si ha il dovere di parlarne se si fa giornalismo e non altro, a ridosso di quella abitazione ritenuta irregolare sarebbero emerse gravi irregolarità nella realizzazione dei lavori di messa in sicurezza.
In particolare, il progetto esecutivo per il quale era stato rilasciato l’ok da parte del Genio Civile sarebbe completamente differente dai lavori realizzati. Insomma la vicenda diventa davvero complicata e incandescente. Noi siamo i primi a sperare che si chiarisca tutto.
Articolo su Il Mattino oggi
Articolo su Mezzogiorno e Dintorni
La foto presa da Google street è semplicemente indicativa della zona
In mattinata il post di “Azione in Comune”