Minori: la tragica notte del 1954 (un ricordo)

25 ottobre 2024 | 22:58
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Minori: la tragica notte del 1954 (un ricordo)

Tragica notte quella tra il 25 ed il 26 di ottobre del 1954 a Minori e Maiori in Costiera amalfitana : un tempaccio, tanta pioggia, tanta paura, tanta apprensione per quanto poteva accadere causa la insistenza della pioggia per tutta la giornata.
Ad un punto della nottata fummo invitati dai nostri genitori a vestirci perchè si paventava la necessità di uscire di casa dal lato strada non invasa dalla furia dell’acqua e perchè questa, che veniva giù, rasentava quasi la soglia dei balconi che affacciavano su via santa Lucia. Poi l’impetuosità diminui di poco perchè frascame, travi, alberi e quanto altro avevano ostruito l’imbocco della stradina all’altezza degli scavi della Vlla Romana, che fece anche da raccoglitore di tutto riversando la piena in un limoneto di fronte casa mia. E si sentivano le grida e le invocazioni di aiuto che venivano dal centro del borgo in continuazione, ma l’assenza di luce non lasciva capire niente. Ad un tratto vedemmo un camion che passa per la piazza del paese e pensammo che il tutto stesse diminuendo e che la gravità non era eccessiva. NO! il camion veniva trasportato dalla furia dell’acqua fino alla spiaggia e non era per niente finita.
Appena iniziava ad albeggiare chi poteva si riversò in strada per capire e tentare qualcosa: non fu certamente un buon risveglio se tale lo si poteva considerare. Dominava l’acre puzzo di fango, la strada interna era completamente sventrata ed incominciarono ad arrivare le tristissime notizie da Maiori, Vietri sul mare per la costa d’ Amalfi e Canalone di Salerno e iniziarono a “sbarcare” alla spiaggia cadeveri di poveri disgraziati provenienti da Maiori e che venivano pietosamente ricomposti e portati nei locali del circolo sociale e dell’arciconfraternita, nell’attesa di qualche riconoscimento e della traslazione al cimitero di Maiori (cosa complicata perchè alla foce del fiume il ponte era saltato). Unica via di collegamento era il mare con barche da pesca e battelli ancorati nel porto di Salerno
iL RESTO ERA SOLIDARIETA, AMORE FRATERNO.( e qualcuno ne approfittava…..)