Nello Trapani nella terza lezione di giardinaggio e botanica

23 ottobre 2024 | 09:38
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L’ambasciatore del verde Nello Trapani nella terza lezione di giardinaggio e botanica nell’ambito del ciclo presso l’UNITRE, tutti i martedi pomeriggio, coinvolge e meraviglia i presenti.

Il discorso parla del rapporto profondo e intimo tra l’essere umano e le piante, evidenziando come prendersi cura di esse non sia solo un’attività tecnica, ma anche un atto di amore e di connessione. Prendersi cura delle piante non significa solo sapere come farlo a livello pratico, ma soprattutto sviluppare una sensibilità nei loro confronti, osservando i segnali che ci inviano (come l’afflosciamento delle foglie o la mancanza di acqua) e intervenendo per migliorare il loro benessere.

Il giardinaggio, secondo Nello Trapani, non richiede necessariamente una grande competenza tecnica o enciclopedica, ma piuttosto una dedizione costante e una curiosità innata, simile a quella di un bambino. Quando ci si prende cura delle piante e si osserva la loro crescita e fioritura, questo porta a un senso di appagamento personale e benessere psicologico.

Un altro aspetto importante del discorso riguarda la scelta del terreno. Utilizzare un terreno adatto è fondamentale per la salute delle piante: terreni argillosi, ad esempio, possono diventare compatti e impedire all’acqua di drenare correttamente, soffocando le radici. È quindi essenziale scegliere un buon substrato e adottare tecniche di travaso corrette, come l’uso di terricci professionali, il drenaggio nei vasi e la miscelazione di materiali organici, per garantire alle piante un ambiente ottimale.

In sintesi, prendersi cura delle piante richiede attenzione, amore e la volontà di capirle, imparando da loro ogni giorno. Questo non solo le fa crescere sane, ma aiuta anche chi se ne prende cura a sentirsi meglio, creando una connessione reciproca tra uomo e natura.

Ecco un riassunto dei consigli per la cura delle piante:

  1. Innaffiatura:
    • È meglio innaffiare la mattina presto (tra le 6 e le 9) per evitare lo sviluppo di funghi.
    • Evitare di bagnare le foglie nelle ore più calde (es. 13-14) perché c’è troppa differenza di temperatura tra foglie (a circa 40°C) e acqua (a circa 18°C), causando uno shock termico.
    • Mai innaffiare il prato sotto il sole, perché il contrasto tra la temperatura alta dell’erba e quella bassa dell’acqua danneggia le piante.
  2. Compost e terriccio:
    • Se il terreno è argilloso, è troppo compatto per piante ornamentali, ma può andare bene per carciofi, pomodori o alberi da frutto.
    • Per migliorare la qualità del terriccio, è consigliabile mescolare una parte di terra argillosa con torba o terriccio universale, pomice e vermiculite. Questo rende il terreno più fertile e drenante.
    • L’humus di lombrico è ottimo per concimare e migliorare il terreno, poiché contiene sostanze organiche e nutrienti.
  3. Drenaggio:
    • Aggiungere uno strato di pomice di almeno 2 cm sul fondo dei vasi per migliorare il drenaggio e prevenire il ristagno d’acqua.
    • Evitare di usare polistirolo per il drenaggio, preferendo materiali biodegradabili come vermiculite o sughero.
  4. Posizionamento delle piante:
    • Le piante hanno bisogno di luce per crescere bene. È inutile piantare erba o rose in aree troppo ombreggiate.
    • In zone ombreggiate, preferire piante come ortensie, felci o calle, che tollerano la mancanza di luce diretta.
    • Piante come la lavanda, invece, richiedono molte ore di sole e poca acqua.
  5. Consapevolezza delle esigenze delle piante:
    • Bisogna conoscere bene le necessità delle piante (sole, ombra, umidità) per non fare errori che le danneggiano.
    • Un giardino ben progettato tiene conto di dove vivono meglio certe piante e della loro capacità di adattarsi alle condizioni ambientali.

Questo approccio attento e ponderato permette di far crescere le piante in salute e di godere di un giardino rigoglioso tutto l’anno.

Nello Trapani racconta di essere appassionata di giardinaggio, abbonata da molti anni a riviste specializzate e di acquistare regolarmente libri sul tema, al punto da non sapere più dove metterli. Durante un viaggio a Roma ha acquistato due libri di amici che trattano di camelie e bulbi.

Successivamente, si parla dell’importanza di comprendere le esigenze delle piante e del giardino, sottolineando che il giardinaggio richiede una conoscenza approfondita del clima, del terreno e delle caratteristiche delle piante. Viene fatta una riflessione critica su errori comuni, come piantare specie inadatte all’ambiente, come rampicanti sotto cemento o piante da sole all’ombra, e si discute di piante mediterranee resistenti come il lentisco e il pitosforo, che hanno adattato le loro caratteristiche al vento e alle condizioni difficili.

Si enfatizza l’importanza di scegliere piante adatte alle condizioni climatiche, come quelle con foglie grigie (lavanda, elicriso), che riflettono il sole e resistono a temperature elevate. Si cita l’esempio di piante mediterranee che crescono in terreni poveri, come il garofanino di punta Campanella, e di come sfruttare le piante già adattate al territorio.

Infine, si parla di errori nella scelta e cura delle piante, come la lavanda piantata in condizioni inadatte. Le piante devono essere acquistate giovani e non già fiorite, poiché la radicazione è fondamentale per la loro sopravvivenza.

Il discorso è un’illustrazione su come preparare il terreno ideale per coltivare piante, concentrandosi su un approccio pratico e accessibile. L’esperto utilizza diversi tipi di terreno, miscelandoli per creare un substrato ottimale per la crescita delle piante. Ha portato un terreno argilloso pesante, terriccio per arance, pomice, humus e perlite, e ha spiegato le percentuali per la miscela (ad esempio, 40% di terreno argilloso, 20% di terriccio, e 40% di elementi come humus, perlite e pomice). La pomice è essenziale per evitare che il terreno si compatti, favorendo il drenaggio.

Le piante non crescono bene se la terra è vecchia e rovinata, ma utilizzando questa miscela e un adeguato drenaggio, possono prosperare. L’esperto raccomanda di non affollare troppo i vasi (ad esempio, mettere solo due gerani in una grande fioriera) e di stare attenti all’annaffiatura, specialmente all’interno, dove le piante consumano meno acqua a causa della limitata fotosintesi.

L’importanza della luna nel processo di potatura e taleaggio viene anche sottolineata: le talee vanno fatte con la luna crescente, mentre la potatura con la luna calante. Questo concetto si basa sul movimento della linfa nelle piante, che varia a seconda delle fasi lunari.

Il discorso offre suggerimenti su come sfruttare piccoli spazi in giardino, trasformandoli in aree produttive e decorative. L’obiettivo è zappare e rimuovere erbacce, migliorare la struttura del terreno, soprattutto se argilloso, aggiungendo pomice e altri elementi per garantire un buon drenaggio. Per migliorare ulteriormente il suolo, si possono utilizzare cenere, zolfo o rame verde per disinfettarlo.

Successivamente, si può procedere a piantare bulbi, disponendoli a gruppi con distanze variabili (10-15 cm o più, a seconda del bulbo). La profondità di interramento varia a seconda della dimensione del bulbo o dei semi, che devono essere coperti da uno strato sottile di terra per evitare che il vento li sposti. Bulbi come narcisi, tulipani e fresie possono essere piantati in piccoli gruppi, assicurandosi che abbiano spazio sufficiente per crescere e moltiplicarsi nel tempo.

Un consiglio utile è quello di segnare le zone dove sono stati piantati i bulbi per evitare di calpestarli o danneggiarli durante il giardinaggio. Alcuni bulbi possono essere lasciati nel terreno per anni, fiorendo ogni primavera, ma è importante non annaffiarli durante l’estate per evitare che marciscano.

L’idea generale è di creare un giardino dinamico e colorato, che offra fioriture stagionali spettacolari, giocando con i colori e le disposizioni dei bulbi per ottenere effetti visivi sorprendenti.

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