Omicidio Giulia Tramontano: Impagnatiello era capace di intendere e di volere
I periti scrivono nella relazione che è stata depositata alla Corte d’Assise di Milano che ha “tratti di personalità narcisista e psicopatici”
Redazione – Alessandro Impagnatiello era capace di intendere e di volere.
Lo hanno stabilito lo psichiatra forense Ciliberti ed il medico legale Rocca.
I periti scrivono nella relazione che è stata depositata alla Corte d’Assise di Milano che ha “tratti di personalità narcisista e psicopatici”.
Il barman quando uccise con 37 coltellate la fidanzata incinta di 7 mesi, Giulia Tramontano, 29 anni, nella loro casa a Senago, nel Milanese, era nelle sue facoltà mentali, perché ha ricostruito “con piena lucidità e senza confusione” la dinamica dell’omicidio della compagna.
Con questo è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e futili motivi, ed inoltre deve rispondere di interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
La difesa sosteneva che era affetto da un disturbo della personalità di tipo “paranoide”.